sabato 23 Novembre 2024

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C’è sempre una canzone (d’amore): 7

Raccontiamo l’amore con una canzone

Ogni tanto penso a quanto monotona sia la vita di chi le ha sempre tutte vinte. Di chi non piange mai, di chi esce dal lavoro in orario, arriva a casa e si trova la cena pronta. Di chi non ha mai perso un treno nella sua vita, non ha mai dimenticato l’ombrello in macchina e non si è mai sentito dire che non è abbastanza. Nella quotidianità ma anche in amore. Come quelle storie in cui semplicemente due persone si conoscono e poi si innamorano, completamente, l’una dell’altra, due persone giuste al momento giusto, con la combinazione di pianeti perfetta, Venere a loro favore e mai Saturno contro.

Poi penso che è tutta questione di numeri, di spazi e di tempi. Ci pensate mai alle vostre scelte, a come sarebbe la vostra vita se anche solo una sera fosse andata diversamente? Io sì, ogni giorno, quando apro gli occhi e lancio la sveglia contro al muro. Anche in amore è così, sono numeri, sono incroci che si prendono in un determinato periodo della nostra vita, sono occhi che si incontrano per caso alla fermata dell’autobus e storie che si intrecciano fino a formarne una sola.

C’è un artista che mi accompagna da qualche anno ormai, sempre per rimanere in tema “non far diventare la rubrica troppo indie”, che con le sue parole ha saputo dare voce al casino che tutti noi abbiamo dentro. Il paladino delle storie sgangherate, il capitano della squadra dei cuori spezzati, la causa principale di acquisto di pacchi di fazzoletti formato famiglia. Torna Gazzelle nella nostra rubrica e torna con “7”, un pezzo del suo ultimo album, “Ok”.

Sette, il numero della completezza, sette come i re di Roma, come i sette nani di Biancaneve, sette come i chakra e come le sfere del drago.

“Non ti posso più vedere
E vammi a prendere da bere”
Me l’hai detto tu
E poi non c’eri più

La storia che ci racconta Flavio è un po’ la storia di tutti noi. Sono due persone che si amano, sì, ma che non riescono a trovarsi. C’è chi fa un passo avanti e chi ne fa due indietro e poi ancora così fino a quando uno dei due decide di fermarsi. Perché tempo, numeri e spazio non vanno mai in sintonia, altrimenti saremmo solo attori di un film romantico sempre con la risposta esatta da dare o un mazzo di fiori nascosto dietro alla schiena che si materializza quando ce n’è bisogno.

Dentro c’hai l’apocalisse e sputi bolle di sapone
Resto impigliato nei tuoi cambi d’umore

La realtà è ben diversa. Ci osserviamo, ci studiamo, ci viviamo e poi litighiamo, ci arrabbiamo, non rispondiamo ai messaggi, spariamo dai social, fingiamo che sia tutto ok quando di ok non c’è proprio niente. E restiamo impigliati tra i giri di giostra di chi non sa scegliere, di chi un giorno è bianco e il giorno dopo è nero, di chi sembra che si voglia gettare nel fuoco per noi e poi si nasconde sotto al letto quando bisogna combattere i mostri, insieme. Come equilibristi sospesi su un filo a cento metri di altezza, ogni passo può essere un passo verso la salvezza ma anche un passo falso, che ci fa cadere a picco nel vuoto.

Abbiamo smesso di nuotare ancora prima di iniziare
Siamo due frane, che te lo dico a fare

E poi c’è la volontà, la paura di perdere, la paura di non riuscire a costruire una storia insieme. La paura di amare e di essere amati che ci chiude in un recinto dove dentro ci siamo solo noi con la nostra testa piena di domande e il cuore che vuole uscire ma qualcuno ha nascosto la chiave. Maledetta paura. Allora ci limitiamo a osservarci da lontano, da un recinto all’altro, aspettando che prima o poi uno dei due riesca ad avere un cuore che, come quei maghi che si liberano dalle catene, riesca a farsi valere. La verità, è che non riusciamo più a perdere.

Liberati per le sette
E portami dentro di te
E smettila di fare a botte
A botte con te

Lo dice anche Flavio, non riusciamo più a perdere. E allora liberiamoci, liberiamoci di questa paura e che siano le sette di mattina quando devi partire per un viaggio o le sette di sera quando devi uscire per andare a festeggiare. Liberiamoci di tutte quelle domande che ci annebbiano la mente e smettiamola di fare a botte con noi stessi per sembrare meno fragili.

Non ho ancora capito se è vero che in amore vince chi fugge, ma ho capito che se scappi e non guardi dove vai, prima o poi prendi qualche palo in fronte. E ho anche capito che in amore non ci possiamo permettere di stare a galla. In amore bisogna imparare a tuffarsi dal trampolino e a nuotare. E se siamo due frane, poco importa, impareremo a nuotare insieme, anche controcorrente.

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