venerdì 22 Novembre 2024

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Il Pagante: “Open bar è sinonimo di ripartenza” – INTERVISTA

A tu per tu con il trio milanese, in uscita con il loro nuovo pezzo estivo intitolato “Open bar

Dieci anni di carriera e non sentirli, a suon di certificazioni Il Pagante è diventato oggi una delle realtà discografiche più interessanti e prolifiche. Open bar è il titolo del singolo rilasciato lo scorso 9 giugno, un inno alla spensieratezza che vede ancora una volta protagoniste le voci di Roberta Branchini, Federica Napoli ed Eddy Veerus. Li abbiamo incontrati su Zoom per approfondire la loro conoscenza.

Ciao ragazzi, benvenuti. Partiamo dal vostro nuovo singolo “Open bar”, da quali spunti e da quali considerazioni è nato?

«Il brano era stato scritto circa due anni fa. L’intento era quello di cogliere l’attimo, come ripetuto nel ritornello, perchè anche durante un party estivo può arrivare quel temporale che ti rovina la serata. Il messaggio è proprio quello, godere ogni situazione fino in fondo, il famoso carpe diem. Così il pezzo è rimasto chiuso in un cassetto per un po’ di tempo, dopo la pandemia ci sembrava il momento più adatto per tirarlo fuori, perchè assume un significato ancora più attuale e importante. “Open bar” è sinonimo di ripartenza, del poter tornare di nuovo alla normalità e vivere delle situazioni di leggerezza».

Il pagante Open Bar

State per tagliare il traguardo dei vostri primi dieci anni di carriera, qual è il vostro personale bilancio fino ad oggi?

«Sicuramente di traguardi ce ne sono stati tanti, a partire da tutte le certificazioni che siamo riusciti ad ottenere. Forse la nostra formula vincente è stata quella di non porci mai dei grossi obiettivi, ma di goderci l’attimo, un po’ come cantiamo in “Open bar”. Tendiamo a focalizzarci sul presente, senza pensare troppo al domani, di conseguenza tutto ciò che arriva è inaspettato e genera sempre una grande emozione».

Cosa vi piacerebbe riuscire a trasmettere a chi ascolterà quest’estate la vostra “Open bar”?

«Voglia di fare e un po’ di sana leggerezza, essere allegri, cogliere l’attimo e cercare di non perdere troppe occasioni, qualsiasi cosa accada. Come sarà questa estate ancora non lo possiamo sapere, siamo speranzosi, il nostro obiettivo è quello di trasmettere spensieratezza e accompagnare gli ascoltatori in questo ritorno alla normalità».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.