venerdì 22 Novembre 2024

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Caravaggio: “Le forme d’arte devono integrarsi sempre di più” – INTERVISTA

A tu per tu con l’artista di Latina, tra i vincitori di Musicultura 2021 con il brano “Le cose che abbiamo amato davvero

Verrà trasmessa martedì 6 luglio, in seconda serata su Rai Due, una puntata dedicata a Musicultura 2021. Tra i protagonisti di questa trentaduesima edizione c’è Andrea Gregori, meglio noto con lo pseudonimo di Caravaggio, cantautore e polistrumentista in gara con il brano Le cose che abbiamo amato davvero. Approfondiamo la sua conoscenza.

Ciao Andrea, benvenuto. Partiamo da “Le cose che abbiamo amato davvero“, ci racconti la genesi di questo pezzo?

«Questo brano parla d’amore e della fine di una storia, probabilmente l’argomento più scontato che esista (sorride, ndr), ma la particolarità di questo quadro mi affascinava il concetto legato a come la vita continui a lavorare sulle cose che abbiamo amato e che continuano ad avere un’evoluzione, al di là del nostro intervento. A mio parere la considero una riflessione molto affascinante, perchè certe situazioni non finiscono con noi».

Un sound fresco, con qualche richiamo anche agli anni ’80, un decennio rivoluzionario anche dal punto di vista dell’estetica, un aspetto ancora oggi molto fondamentali. In che termini pensi sia importante l’immagine?

«Penso che sia tanto importante quanto la parte testuale e musicale, un buon artista porta avanti parallelamente tutti questi aspetti».

Prendendo spunto dal nome della manifestazione che ci ospita, la musica può essere ancora considerata una forma di cultura?

«Assolutamente sì, senza alcun dubbio. Secondo me le forme d’arte devono integrarsi sempre di più, proprio per questo io cerco nel mio piccolo di integrare l’arte visiva alla musica».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.