sabato 23 Novembre 2024

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Le più belle canzoni sul calcio mai scritte

Musica e calcio sanno giocare dalla stessa parte

Quali passioni sono riuscite a trascendere il corso del tempo unendo intere generazioni? Tra le tante risposte plausibili, il calcio e la musica occupano senza dubbio una posizione di primo piano. Basti pensare, per esempio, alle migliaia di persone che affollano gli spalti di uno stadio per assistere a una partita della loro squadra del cuore o a un concerto del loro gruppo preferito. Che dire, poi, dei tifosi che, con i loro cori, contribuiscono alla vittoria dei loro beniamini? Quante volte, inoltre, si ascoltano brani dedicati alla propria squadra del cuore o a eventi come i Mondiali, magari prima di assistere a match importante o come sottofondo mentre si fanno scommesse online?

Ecco alcune delle canzoni sul calcio più belle di sempre:

La leva calcistica della classe ’68 (1982)

Non poteva esservi occasione più adeguata per lanciare sul mercato l’album ‘Titanic’, contenente questa canzone dedicata al mondo del pallone. In realtà, Francesco De Gregori la compose nel 1980. Eppure aspettò i Mondiali di Spagna – in cui l’Italia sconfisse 3-1 la Germania Ovest in finale – per farla uscire. Questa, però, non è una celebrazione dei campioni del Belpaese. E’ piuttosto un incoraggiamento verso tutti coloro che, come il protagonista dodicenne del brano, si trovano ad affrontare un momento difficile. Come ricorda il cantautore romano, noi, come Nino, non dobbiamo aver paura di sbagliare un calcio di rigore, perché non è da eventi particolari come questo che si giudica un giocatore.

Un’estate italiana (1990)

Giorgio Moroder compose il testo di questo brano con un’idea precisa in testa: accompagnare gli Azzurri verso la vittoria della Coppa del Mondo che sarebbe tornata a disputarsi in Italia dopo 56 anni. Anche se questo sogno venne infranto in semifinale dall’Argentina, le notti magiche di quell’estate rimarranno per sempre nella memoria e nei cuori di tutti i tifosi. Il merito di quel successo va sicuramente attribuito a Totò Schillaci – che con i suoi sei goal divenne a sorpresa il capocannoniere del torneo – e al meraviglioso brano interpretato dalle voci rock di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato.

Santa Maradona (1994)

Mosso dalla profonda stima ed ammirazione provate nei confronti del giocatore argentino, Manu Chao e i suoi Mano Negra inclusero questa canzone nell’album Casa Babylon, uscito in occasione dei Mondiali disputati negli Stati Uniti. Nonostante le buone intenzioni del gruppo, questo inno dal sapore punk-rock non portò fortuna alla “Mano de Dios”, che venne sospesa per doping a torneo in corso. In Italia, Santa Maradona è risorta a nuova vita nel 2001 per aver fatto da colonna sonora al film omonimo diretto dall’esordiente Marco Ponti. In questo, Stefano Accorsi e Libero De Rienzo interpretano il ruolo di Stefano e Bart, due giovani che cercano di vivere la loro vita con l’estro e la genialità che caratterizzavano le giocate del numero 10 più famoso della storia.

La coscienza di Zeman (1999)

Il titolo di questa canzone di Antonello Venditti è tutto un programma. Gli amanti della letteratura, infatti, non avranno impiegato più di qualche secondo per notare che si tratta di una parafrasi del romanzo La coscienza di Zeno di Italo Calvino, pubblicato nel 1923. In questo brano di Goodbye Novecento Venditti si cimenta nelle lodi di Zdenêk Zeman, appena esonerato dalla guida della Roma. Le sue scelte tecnico-tattiche e le sue sedute d’allenamento sono state discusse in numerose occasioni, ma non si può negare che il mister boemo sia un sognatore e un visionario che lascerà per sempre una traccia nel calcio italiano.

La vita splendida del capitano (2019)

Il 17 luglio del 2017 è una data difficile da scordare per i tifosi della Roma. Questo è il giorno, infatti, in cui Francesco Totti ha dato l’addio al calcio giocato a 24 anni dall’esordio con la maglia della Roma. A due anni di distanza, Daniele Silvestri ha deciso di includere questa toccante canzone nella tracklist dell’album La terra sotto i piedi, come segno di ringraziamento a questo genio indiscusso del pallone. Come suggerisce l’artista romano, il capitano giallorosso non ha vinto quello che si sarebbe meritato, ma di sicuro le sue magie e il suo attaccamento alla maglia resteranno per sempre nella memoria di tutti i tifosi.

Queste e tante altre sono le canzoni scritte in occasione di eventi come la Coppa del Mondo o per celebrare la carriera di giocatori e allenatori fuori dal comune. Che ci riportino alla memoria grandi vittorie o pesanti sconfitte, sono ormai entrate di diritto nei nostri cuori per la loro capacità di farci sempre emozionare come se fosse la prima volta che le ascoltiamo.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.