venerdì 22 Novembre 2024

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Bandito: “Castrocaro? Il luogo ideale per assorbire nozioni” – INTERVISTA

A tu per tu con il giovane artista sardo, alla vigilia della sua partecipazione all’edizione 2021 del Festival di Castrocaro

Un cantautore in erba con tanta voglia di conoscere e di creare, si descrive così Antonio Meleddu, alias Bandito, artista classe 2002 che abbiamo avuto modo di incontrare in occasione della sua partecipazione alla 64esima edizione del Festival di Castrocaro, che sarà trasmessa in prima serata su Rai Due martedì 7 settembre. Approfondiamo la sua conoscenza.

Ciao Antonio, benvenuto. Mancano poche ore alla finalissima del Festival di Castrocaro, come stai esorcizzando questa attesa?

«La sto vivendo molto bene, questa è una settimana bellissima, tant’è che non vorrei proprio che finisse. Mi sento fortunato per essere stato circondato da persone straordinarie, sto imparando un sacco di cose. Il modo in cui sto esorcizzando questa attesa è cercando di prendere tutto quello che di buono posso assorbire a livello di informazioni e nozioni da chiunque, come una spugna».

Romantico cronico” è il brano inedito che presenterai in gara, cosa ti ha spinto a scegliere proprio questo pezzo come tuo biglietto da visita?

«E’ un pezzo che mi piace parecchio musicalmente, l’ho scritto due anni fa. L’ho scelto semplicemente perchè mi convince, in più sentirlo suonare da una vera band dal vivo è stata un’emozione indescrivibile».

Come cover, invece, cosa hai scelto di interpretare? 

«”Poetica” di Cesare Cremonini, una canzone che mi è sempre piaciuta tantissimo, non mi stanco mai di ascoltarla. Ho realizzato io l’arrangiamento nel mio home studio in cameretta, spero possa convincere più persone possibili».

Sei giovanissimo, ma con un’identità già ben definita. Pensi di aver raggiunto un tuo stile o più semplicemente ne sei ancora alla ricerca e ti consideri in continua evoluzione?

«La seconda che hai detto, mi considero in continua evoluzione, ma non sono alla ricerca di un mio stile, nel senso che ho avuto diverse conversazioni riguardo questo argomento. Credo di aver maturato l’idea di non volermi inquadrare in uno stile preciso, non ho l’interesse di farlo, mi piace l’idea di poter sperimentare, curiosare e crescere. Alla fine il bello della musica è proprio questo, perchè ti offre opportunità infinite».

A chi si rivolge oggi la tua musica e a chi desideri arrivare in futuro?

«La mia musica si rivolge a chiunque abbia il piacere di stare a sentire quello che ho da dire, sia musicalmente che dal punto di vista del testo. In futuro vorrei che fosse lo stesso, mi piacerebbe arrivare a chi ha voglia di scoprire, non solo me, ma quello che c’è nel mondo».

Videointervista a Bandito | Castrocaro 2021

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.