giovedì 21 Novembre 2024

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Franco Battiato, quarant’anni de “La voce del padrone”

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Sono passati quarant’anni dalla pubblicazione de “La voce del padrone”, l’undicesimo tassello dell’affascinante mosaico discografico di Franco Battiato. Un lavoro importante e senza tempo, pubblicato per la prima volta da EMI il 21 settembre del 1981.

Si tratta del primo vinile nella storia ad aver superato il traguardo del milione di copie vendute in Italia, rimanendo primo in classifica per ben diciotto settimane. Di conseguenza, possiamo considerarlo il progetto che consacra il cantautore siciliano nell’Olimpo degli artisti più amati dal pubblico.

Il segreto? Poche canzoni, tutte memorabili. Tra i sette brani in scaletta spuntano i singoli di successo: “Centro di gravità permanente”, “Bandiera bianca” e “Cuccurucucù”. Canzoni dalle chiare intenzioni pop, figlie del cammino intrapreso con i precedenti lavori “L’era del cinghiale bianco” e “Patriots“.

Memorabili anche le altre quattro tessere del disco, forse meno conosciute, ma altrettanto interessanti e sperimentali, vale a dire: “Segnali di vita”, “Gli uccelli”, “Summer on a Solitary Beach” e “Sentimento nuevo”. Tracce rivoluzionarie, sia sotto il profilo musicale che sotto quello poetico.

Stravolgere i canoni della musica leggera italiana, forse è sempre stata questa la missione di Franco Battiato, artista che potremmo non finire mai di ricordare e omaggiare. “La voce del padrone” è l’album della sua ennesima svolta stilistica, oltre che della sua definitiva consacrazione commerciale.

Ascoltare questo lavoro a distanza di quarant’anni, ci permette di renderci conto della sua straordinaria modernità, quasi fuori dal tempo, considerato che appare per molti aspetti futurista ancora oggi. Un’estasi destinata a restare ancorata per sempre alla nostra umanità e alla nostra spiritualità.

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La voce del padrone | Tracklist e stelline

  1. Summer on a Solitary Beach ★★★★☆
    (Franco Battiato, Giusto Pio)
  2. Bandiera bianca ★★★★★
    (Franco Battiato, Giusto Pio)
  3. Gli uccelli ★★★★☆
    (Franco Battiato, Giusto Pio)
  4. Cuccurucucù ★★★★★
    (Franco Battiato, Giusto Pio)
  5. Segnali di vita ★★★★☆
    (Franco Battiato, Giusto Pio)
  6. Centro di gravità permanente ★★★★★
    (Franco Battiato, Giusto Pio)
  7. Sentimiento nuevo ★★★★☆
    (Franco Battiato, Giusto Pio)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.