venerdì 22 Novembre 2024

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“L’ultimo girone”, i Litfiba chiudono la loro storia in tournée

Il 2022 sarà l’anno del tour d’addio dei Litfiba, a quarantadue anni di distanza dal loro debutto. Una storia destinata a restare scolpita nel tempo

La band che ha segnato pagine importanti del rock italiano ha deciso di concludere la propria storia sul palco: “L’ultimo girone” sarà l’ultima tournée dei Litfiba, a quarantadue anni di distanza dal loro debutto. «Questo era per noi un traguardo impensabile quando, in quell’ottobre del 1980, avevamo dato vita a questo progetto. Trascorrevamo giorno e notte in una cantina in via dei Vardi a Firenze, tutte quelle ore, quei giorni, quei mesi e quegli anni trascorsi lì dentro ci sono serviti. Eravamo vogliosi, estremamente curiosi, con un livello di incoscienza totale. Non ci facevamo troppe domande, si suonava e basta».

«Subito dopo abbiamo cominciato a fare delle grandi scommesse – raccontano Piero Pelù e Ghigo Renzulli in occasione della conferenza stampa di presentazione della loro ultima tournée insieme – la prima scommessa è stata quella di andare a suonare all’estero, quando ancora in Italia non avevamo raggiunto ancora il grande successo, nonostante avessimo appena vinto il Festival Rock di Bologna del 1982. Paradossalmente, per un periodo eravamo più famosi in Francia che qui da noi. I Litfiba per noi sono stati la più grande scuola di musica e di dialogo».

Un’inizio in salita, fatto di tanta gavetta: «La cosa interessante della nostra storia musicale, oltre che umana, è che non abbiamo mai fatto un album uguale al precedente, abbiamo sempre sperimentato sulla nostra pelle, con un’onestà piuttosto rara. Aver racchiuso i nostri progetti in trilogie e tetralogie ci ha un po’ aiutato in questo. Negli anni ’80 si parlava di diritti umani, di ambiente e di guerre, siamo sempre stati legati all’attualità delle cose e questo non era facile, partivano discussioni sui temi e sui linguaggi da adottare. Abbiamo fatto della scomodità la nostra storia».

Una storia che si concluderà, dunque, nel 2022: «Questo sarà l’ultimo tour dei Litfiba, lo diciamo con il sorriso sulle labbra, perchè ci sembra la giusta conclusione di una carriera quarantennale. Stiamo preparando una settantina di pezzi, ogni sera cambieremo brani e ogni concerto avrà una scelta diversa, per almeno un terzo dei brani. Tutte le cose al mondo hanno un inizio e una fine, concludere in un modo del genere è bello e divertente. Le cose umane hanno una fine, ma la musica no, perchè lasciamo tredici album e almeno una decina di evergreen. Siamo felici e appagati di quello che abbiamo fatto».

«Il mondo è profondamente cambiato, soprattutto in questi ultimi due anni, ce ne rendiamo conto, per questo siamo contenti di dire a tutti “ciao” suonando, sul palco, facendo quello che più ci diverte fare. Siamo spesso stati molto criticati, ma è il tempo che lascia il segno giusto sulle cose. Non dimentichiamoci che abbiamo venduto 10 milioni di dischi, anche se all’inizio non ci avremmo scommesso una lira nemmeno noi». Queste le prime date annunciate del tour organizzato da Friends & Partners, in partenza dalla prossima primavera.

L’ultimo girone | Le date

26 aprile 2022 PADOVA Gran Teatro Geox
27 aprile 2022 PADOVA Gran Teatro Geox
3 maggio 2022 NAPOLI Casa Della Musica
4 maggio 2022 NAPOLI Casa Della Musica
10 maggio 2022 ROMA Atlantico Live
11 maggio 2022 ROMA Atlantico Live
16 maggio 2022 FIRENZE Tuscany Hall
17 maggio 2022 FIRENZE Tuscany Hall
24 maggio 2022 MILANO Alcatraz
25 maggio 2022 MILANO Alcatraz

 

Litfiba

© foto di Riccardo Piccirillo

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.