Enrico Nigiotti e quel ritorno dal vivo carico di good vibes – Recensione concerto

Il racconto dello spettacolo milanese di Enrico Nigiotti, andato in scena ieri sera al Teatro Dal Verme

Tra assoli, pensieri e canzoni è andato in scena il tanto atteso concerto di Enrico Nigiotti al Teatro Dal Verme di Milano. Dopo essersi esibito a Livorno, Roma, Firenze e Bologna, l’artista è approdato con la sua tournée teatrale nel capoluogo lombardo, prima di concludere il viaggio con le rimanenti date di Napoli e Torino.

«Dopo due anni e rinvii su rinvii, dettati dai vari DPCM, nemmeno come fossimo i promessi sposi… ci siamo finalmente sposati! – afferma Nigiotti sul palco – sono contento di vedervi qui, perché tornare ad un concerto è un po’ come tornare alla vita. Mi spiace vedere delle poltroncine vuote, a prescindere da quello che possa essere il reale motivo…».

In scaletta alcune delle sue canzoni più rappresentative contenute all’interno dei suoi ultimi due album in studio “Cenerentola“ del 2018 e “Nigio“ del 2020. Si parte con “Bomba dopo bomba”, passando per “Baciami adesso”, “Corso Garibaldi”, “E sarà”, “Highlander”, “Notti di luna”, “Complici”, “Il provinciale”, “Lettera da uno zio antipatico”, “Buonanotte” e “L’ora dei tramonti”.

Lo spettacolo prosegue con una coinvolgente sessione acustica composta da “L’amore è”, “Para el sol” e “Campari soda”. Spazio alle emozioni con “La ragazza che raccoglieva il vento”, “Nonno Hollywood”, “Vito”, “Notturna” e “Tuo per sempre”, per poi congedarsi con i saluti finali e il consueto bis con “Nel silenzio di mille parole”, “Devo prendere il sole” e “L’amore è”.

Ad affiancare il cantautore livornese sul palco, una band di tutto rispetto composta da: Mattia Tedesco alla chitarra, Fabiano Pagnozzi alle tastiere, Antonio Galli al basso e Marco Fuliano alla batteria. Nota dopo nota, bomba dopo bomba, Enrico Nigiotti si conferma essere un abile domatore di suggestioni, un incantato incantatore capace di trasformare la più amara quotidianità in una fiaba senza tempo.

Enrico Nigiotti | Scaletta concerto

1. Bomba dopo bomba
2. Baciami adesso
3. Corso Garibaldi
4. E sarà
5. Highlander
6. Notti di luna
7. Complici
8. Il provinciale
9. Lettera da uno zio antipatico
10. Buonanotte
11. L’ora dei tramonti
12. L’amore è
13. Para el sol
14. Campari soda
15. La ragazza che raccoglieva il vento
16. Nonno Hollywood
17. Vito
18. Notturna
19. Tuo per sempre
20. Nel silenzio di mille parole
21. Devo prendere il sole
22. L’amore è

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.

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