L’Aquila di Ligonchio torna al Festival di Sanremo con “Voglio amarti”, una ballata sentimentale e profondamente popolare
Classico ma non troppo. C’è del blues nelle vene di Iva Zanicchi, come dimostrato sin dai tempi di “Come ti vorrei”. Artisti di questo calibro nobilitano lo spessore della gara, con la propria storia e il proprio innato carisma. “Voglio amarti” è un inno al nobile sentimento per antonomasia, impreziosito dalla possente voce, a tratti pulita e a tratti graffiata, della sua interprete.
Dal punto di vista musicale è piacevole l’innesto dell’assolo di chitarra elettrica, così come riuscire a riconoscere all’ascolto tutti gli strumenti singolarmente, uno ad uno, proprio come si faceva una volta. Un brano che non sfigura nel confrontarsi con il presente e con il buon livello delle altre proposte in gara, ma che gioca decisamente in un campionato a parte.
Iva Zanicchi torna al Festival di Sanremo per l’undicesima volta, dopo aver vinto tre edizioni ed essere diventata la donna più titolata nella storia della kermesse canora. “Voglio amarti” è un brano che si incastra alla perfezione in questo suo percorso e che ci restituisce il talento di un’autentica regina della canzone italiana, che non mancherà di regalarci una serie di performance da brivido.
Nico Donvito
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