Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli in radio
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VEROSIMILE – Arisa
Arisa si riaffaccia al mondo delle colonne sonore sbarcando, questa volta, su Netflix per la serie “Fedeltà”. La sua proposta musicale (di cui è co-autrice) gioca sullo stampo pop contemporaneo che ha scelto di affrontare in modo anche più sperimentale nel suo ultimo album ‘Ero romantica’. A delle strofe intense si contrappone un ritornello che esplode melodicamente e vocalmente. Il timbro di Arisa si adatta perfettamente ad ogni mood espressivo e anche in questo caso riesce a fare la differenza per un bel brano che pecca solo per una durata fin troppo risicata. VOTO: 7.5
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ANDREA – Bresh
Si dimostra cresciuto Bresh che mette in mostra nuovamente il suo bel flow mettendolo, però, al servizio di un piano narrativo più intenso e profondo sul piano testuale. La produzione di Shune non rinuncia all’autotune per rendere la voce più metallica su di una base che, però, ricerca una pulizia quasi pop con una strumentale che scorre lineare nell’accompagnamento ad un brano piacevole per l’ascolto. VOTO: 6.5
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NUOVO GIORNO NUOVA LUCE – Dolcenera
Sulla base di ‘Feeling good’ di Nina Simone, Dolcenera riscrive il testo per inserirsi nella colonna sonora della fiction ‘Lea – Un nuovo giorno’ di Rai Uno. Riscrivere il testo di uno dei brani-caposaldo della discografia di Nina Simone e della musica soul mondiale non è di certo un’impresa semplice ma il tentativo di Dolcenera perlomeno non cade sul rischio della banalità storpiata. Ad emergere è nuovamente la voce della sua interprete che rimane una delle massime espressioni del soul-black nostrano di cui abbiamo urgentemente bisogno di tornare ad innamorarci. VOTO: 7
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BLABLABLA – Mambolosco
E’ quello di sempre Mambolosco che gioca con le parole mettendole in fila con una grande frequenza. La trap italiana di oggi è quella che anche in questa proposta si fa largo confrontandosi comunque con un mondo pop di riferimento che rende il prodotto più fruibile e condivisibile. Manca, però, un racconto, un messaggio, che giustifichi l’esigenza narrativa in musica. VOTO: 4.5
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YOU’LL NEVER FIND ANOTHER LOVE LIKE MINE – Mario Biondi
Torna al 1976 Mario Biondi reinterpretando questo classico della musica soul internazionale di Lou Rawls. Il suono è quello che più propriamente appartiene e caratterizza l’ugola siciliana che, dopo qualche anno di sperimentazione sul piano di un suono più italico o variopinto, torna ad abbracciare quel mondo di riferimento che più di ogni altro gli ha portato fortuna all’inizio della sua carriera. Certo, erano altri tempi ed oggi non è facile immaginare questo tipo di proposta nuovamente in cima alle classifiche. Rimane comunque una nuova prova di valore di Biondi. VOTO: 6
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IN TUTTO L’UNIVERSO – Modà
Si regala una nuova dedica all’amore il buon Francesco Silvestre che, nel giorno successivo al suo compleanno, pubblica a sorpresa questo nuovo brano inedito. Nulla di niente sotto il sole verrebbe da dire quando si ascolta un brano perfettamente ascrivibile all’universo-Modà. Orchestrazione leggera ed una voce che va alla ricerca di una timbrica particolarmente delicata e fanciullesca mentre intona “amo solo te e non mi importa il resto”. Rimaniamo ancora molto distanti dalle cose migliori che i Modà sono riusciti a fare. VOTO: 5.5
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Ilario Luisetto
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