Un Libro, Una Canzone: Insieme
Solo sei persone, e un migliaio di modi in cui questo folle piano poteva finire male
Letture estive
Estate, che stagione meravigliosa!
Anche quest’anno, come tutti gli anni, è arrivato il momento tanto agognato dalle folle in cui la temperatura media si alza di venti gradi, nelle case i condizionatori vengono impostati alla temperatura ottimale per la solidificazione dei Polaretti e tutti improvvisamente si ricordano e cominciano a lamentarsi della crisi climatica. Estate. Estate vuole dire caldo, afa e soglia dell’attenzione sotto terra. La combinazione di tutti questi fattori per la me lettrice è sinonimo di letture leggere, appassionanti e scorrevoli.
Sei di Corvi e il Grishaverse
A tutte queste necessità è venuta incontro egregiamente Leigh Bardugo con Sei di Corvi, il primo libro di una “duologia” fantasy brillante e ben scritta.
Sei di Corvi, insieme al seguito Il Regno Corrotto, interessante ma secondo me non altrettanto riuscito, è quello che si potrebbe definire uno spin off di una saga più famosa, ovvero la saga Grisha. Le opere della Bardugo sono ambientate in quello che viene chiamato “Grishaverse”, un universo inventato dall’autrice in cui la magia si fonde e penetra la realtà attraverso, appunto, i Grisha, uomini e donne con poteri fuori dal comune in grado di influenzare la materia, sia essa intesa come materia inanimata (i materialki), gli elementi naturali (gli etherialki) o la materia corporea (i corporalki).
Ladri e reietti
La storia di Sei di Corvi narra le avventure di un gruppo di sei personaggi appartenenti ai bassifondi di Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali che sotto vari aspetti ricorda l’Amsterdam della nostra realtà. La missione che i sei devono portare a termine è quasi impossibile: riuscire a liberare uno scienziato, detentore della formula per la creazione di una nuova e potentissima droga, dalla leggendaria ed inespugnabile Corte di Ghiaccio, difficile tanto da penetrare quando da abbandonare.
Intorno a Kaz Brekker, quindi, ladro spietato e bugiardo capo della banda degli Scarti, si riuniscono la spia Inej, chiamata anche lo Spettro, il tiratore scelto Jesper, un ragazzo scappato dal proprio passato misterioso, Nina, una Grisha spaccacuore, e Matthias, prigioniero fatto evadere proprio in funzione della missione.
Sono malviventi, reietti, ladri, violenti e bugiardi. Sono, appunto, gli Scarti. E sono senza alcun dubbio il punto forte dell’opera. Li incontriamo per le strade di Ketterdam, nei vicoli bui e malfamati, agli angoli delle strade.
Li incontriamo, metaforicamente parlando, anche nella Città vecchia di De André, che canta:
Nei quartieri dove il sole del buon Dio
Non dà i suoi raggi
Ha già troppi impegni per scaldar la gente
D’altri paraggi
Quei quartieri, quelle strade, la gente che li abita e li anima, sono gli elementi che costituiscono il cuore di Sei di Corvi. Una canzone profonda e ragionata, che qualcuno potrebbe pensare contrastare un po’ con un libro avvincente e senza pretese. Avrebbe, in effetti, piena ragione.
Tuttavia, per non sbagliare, io consiglio entrambi!
Revisione Web
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