Tutte le mini-recensioni dei nuovi singoli in rotazione radiofonica
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RITUALI – Angelina Mango e Nashley
La cosa più bella di questo duetto è la voce di Angelina Mango che ha, in sè, talmente tanti colori e padronanza tecnica da riuscire ad essere sempre ipnotica e gradevole da ascoltare risultando delicata ed insieme potente. Non è un caso che il brano sia cucito proprio sulle sue caratteristiche crescendo, passo passo, fino ad un ritornello finale cantato a tutta voce. Nashley s’inserisce in punta di piedi rafforzando la dinamica del pezzo senza, tuttavia, distorcerne eccessivamente le forme. Il tutto senza rinunciare ad una dimensione di attualità in cui l’arrangiamento spinge su una cassa in quattro e su delle tastiere che colorano di contemporaneità il tutto. VOTO: 7+
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OCEANO DI COSE PERSE – Casadilego
Una delle vincitrici di X-Factor meno considerata degli ultimi anni si gioca la carta di un nuovo singolo affiancandosi alla scrittura di Mara Sattei e, dunque, puntando apertamente ad una contemporaneità piuttosto spiccata da coniugare ad un’aurea più classica e raffinata. L’obiettivo, in effetti, viene raggiunto realizzando un brano che suona delicatissimo grazie alla timbrica della sua interprete ma che, non per questo, suona stantio e lontano dall’oggi grazie ad un arrangiamento dinamico e vivo seppur nella propria essenzialità. Un bel brano anche se non ha quel ritornello capace di entrare in testa fin da subito. VOTO: 6.5
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UNIVERSO – Deda, Fabri Fibra e Neffa
Si rimettono insieme la voce di Neffa e la produzione di Deda coinvolgendo anche Fabri Fibra con cui c’erano già state occasioni di confronto. Stavolta, però, la fusione funziona soltanto a metà per colpa, sostanzialmente, di un pezzo che non ha il piglio giusto per farsi notare e coinvolgere l’ascoltatore. Privo di ogni gancio che catturi l’attenzione, il brano scorre via leggero senza farsi mai notare per davvero nè nel cantato di Neffa nè nelle strofe scritte di Fibra. Neffa si adatta sempre benissimo con le sue atmosfere alle contaminazioni con il rap ma non riesce, in questo caso, a trovare l’alchimia giusta per mettere il giusto pepe alla canzone. VOTO: 5
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VIOLA – Fedez e Salmo
Il duetto che non ti aspetti avviene più nel segno di Fedez rispetto a quello di un Salmo che qui non porta tutto il contributo di cui sarebbe stato capace. A convincere in questo pezzo c’è davvero poco. Salmo non azzecca nemmeno le rime della sua parentesi di cantato e lascia a Fedez la conduzione del brano verso una canzone che vorrebbe suonare dura ma che, invece, appare, al massimo, una traccia fintamente dura. Batteria che sancisce il tempo e chitarre che accompagnano la struttura di un brano che non fa breccia. Funzionerà per i due nomi. VOTO: 4
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UN GIORNO TRE AUTUNNI – Roberto Casalino
Roberto ha una capacità di scrittura senza eguali: in questi ultimi quindici anni ha scritto per i migliori artisti alcune delle canzoni che rimarranno di questi nostri giorni anche tra diverso tempo. Anche per le proprie uscite personali è spesso riuscito a proporre canzoni dal giusto mordente che avrebbero potuto diventare tranquillamente delle super hit radiofoniche se cantate da voci più “note”. In questo nuovo singolo si avventura per una strada piuttosto pop raccontando d’amore. Manca, forse, quel verso così poetico da riuscire a far partire riflessioni continue come spesso la penna di Casalino è riuscita a creare ma anche questo pezzo permette un ascolto piacevole e gradevole. VOTO: 7-
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ABISSALE – Tananai
Si gioca la carta della ballata Tananai per il primo autunno/inverno da artista di primo piano. Il pezzo, di cui ha curato sia scrittura e produzione, funziona nella sua struttura e arriva dritto a chi ascolta convincendo perchè, obiettivamente, è scritto bene. Certo, non fa spalancare gli occhi perchè il linguaggio ed il filo narrativo è quello che piace al pubblico di riferimento adolescenziale di Tananai ma è giusto così. Convince poco, invece, la duttilità vocale del nostro che s’impegna anche su un paio di falsetti che, dal vivo, saranno sicuramente non poco impegnativi. Il pezzo c’è, la voce è quello che è ma si fa notare, forse, proprio per questo. VOTO: 7
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MONROE – Thomas
Prova la svolta il giovane ex-Amici con questo pezzo. La cosa positiva è che Thomas abbia deciso, in qualche modo, di rinunciare alla riproposizione di Michael Jackson in italiano e stia puntando, piuttosto, a costruire un immagine più personale. A destare i principali dubbi, però, arrivano proprio dall’immagine che questo brano sembra voler mostrare: raccontare del sesso attraverso un’allusione non troppo celata difficilmente si coniuga all’immagine che Thomas, fino ad oggi, ha mostrato e condiviso di sè. Musicalmente tutto si basa sulla distorsione elettronica, voce compresa: gradevole l’effetto sonoro, meno il pensare ad una voce potenzialmente bella al naturale che viene meccanizzata. VOTO: 5+
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Ilario Luisetto
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