Analisi del nuovo singolo di Aaron “Un finale diverso (Grandine), scritta in collaborazione con Le Ore, fuori dallo scorso 29 novembre
Aaron, giovane talento della musica italiana, torna a scoprirsi con questo suo nuovo singolo dal titolo “Un finale diverso (Grandine)”.
Un emozionante e toccante ballad, decantata con la sua voce graffiante e pungente che penetra dritta nell’anima di chi ascolta. Tra note delicate e vette vocali, Aaron, riesce a trasmettere una intima confessione della sua fragilità.
L’artista in questo brano ci consegna la sua anima tra le mani, lasciandocela toccare, malleare, stravolgere. Ci lascia entrare nel suo mondo fatto di delicatezza ed emozione.
“Fuori l’alba è fredda, non mi scalda. Non ha più un cielo la città. Ormai per me, sembrava ieri. Mi hai portato via l’estate. Rompe il silenzio un vetro che cade. Però è solo grandine sopra di me, sopra di me. È solo grandine, sopra di me, sopra di me” declama il ritornello. Un fatalismo essenziale ma diretto. Il buio che ti assale e la tormenta che ti devasta il cuore e la mente.
Un intenzione che si ripete, magnificata tra note soavi ed il graffio che lo contraddistingue. Il tutto trasmette a chi ascolta ogni parola, sensazione, emozione. Un pezzo certamente non sfacciatamente radiofonico, che non punta a sfondare le classifiche e agli applausi della folla. Ma è coerente con il percorso artistico voluto, desiderato, e soprattutto coerente di Aaron.
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