Aaron: “Desidero donare onestà” – INTERVISTA
A tu per tu con Aaron, la nostra intervista in occasione dell’uscita di “Un finale diverso (Grandine)”, singolo con cui conclude il suo 2024
Tempo di nuova musica per Aaron, che ha pubblicato lo scorso 29 novembre su tutte le piattaforme digitali il nuovo brano “Un finale diverso (Grandine)” (qui la nostra recensione). La canzone, scritta e composta da lui stesso con la collaborazione de Le Ore, è il racconto di un viaggio emotivo attraverso la fragilità umana e il dolore del distacco. Intervista
Il pezzo si concentra sull’esperienza di quando l’universo sembra deviare improvvisamente dalla direzione che avevamo immaginato, lasciandoci con la sensazione di smarrimento, proprio come le piogge di fine settembre che spazzano via l’estate. Ecco cosa ci ha raccontato il diretto interessato.
Aaron racconta il singolo “Un finale diverso (Grandine), l’intervista
Partiamo da “Un finale diverso (Grandine)”, come è nato e come si è sviluppato il processo creativo di questo pezzo?
«Il pezzo è nato all’improvviso, facendo una take di registrazione. Mi trovavo in studio con Le Ore, per registrare un altro pezzo. Francesco mi fece sentire questo brano, dicendo che lo aveva scritto per me. Ricordo che ero di fretta, dovevo andare a prendere un treno di corsa, così lo ascoltai con le cuffiette in treno. Mi ha colpito subito. Francesco si era ritrovato nelle mie parole, aveva fatto sue le parole che gli avevo detto, perché questa canzone parla un po’ del distacco con me stesso, delle fragilità che le persone possiedono».
Hai detto che volevi catturare il senso di vulnerabilità che ci appartiene. Il messaggio è anche un po’ quello di imparare ad accettare ciò che non prescinde da noi o sbaglio?
«Sì, diciamo che parlo di vulnerabilità e parlo di accettazione anche se è difficile accettare molte volte. E… ne parlo per cercare di farlo. Bisogna accettare la vita, bisogna accettare il fatto che comunque ciò che abbiamo è un dono. Se non impariamo a perdere qualcosa non impariamo nemmeno a prendere qualcos’altro, no? La vita non è mai fatta di due cose insieme, quindi sì, descrivo questa vulnerabilità su questa canzone con la giusta onestà verso il pubblico. Desidero donare questa onestà».
Qual è il tuo personale bilancio di questo 2024 che si appresa a concludere?
«Il bilancio per me è positivo, perché è stato un anno in cui ho fatto uscire diverse canzoni, però è stato anche un anno di riflessione con me stesso. Ho lavorato tanto a livello personale e sono cresciuto a livello psicologico, lavorativo. Sno cresciuto nei rapporti con le altre persone, con l’interazione, la comunicazione, e quindi sono felice di tutto questo».
Per concludere, a proposito degli obiettivi per il 2025, cosa ti piacerebbe realizzare?
«La cosa che più mi auguro è di ripartire con il bagaglio e con ciò che ho acquisito nel 2024. Sono pronto ad accogliere tutto ciò che verrà e che sarà».