Achille Togliani, trent’anni senza la voce che fece sognare l’Italia postbellica

Achille Togliani

L’omaggio ad Achille Togliani, volto simbolo della canzone melodica, detto il crooner gentile: l’eleganza della melodia a trent’anni dalla scomparsa

Il 12 agosto 1995 si spegneva a Roma Achille Togliani, voce raffinata e volto del cinema che, dagli anni ‘Cinquanta’50 in poi, ha incarnato l’eleganza della canzone melodica italiana.

Figlio dell’ingegnere aeronautico Adelmo Togliani, si trasferì da bambino dalla provincia di Mantova a Milano, dove fu compagno di scuola di Walter Chiari. Dopo un tentativo nel cinema, fu notato dal Maestro Cinico Angelini, che lo volle tra i “cantanti della radio”, entrando così nell’orchestra della canzone nel 1950.

Dotato di voce calda e armoniosa e di un fascino che ricordava le star di Hollywood, Togliani divenne in breve uno degli interpreti più amati, spaziando dalle rivisitazioni di classici come “Parlami d’amore Mariù” e “Bambina innamorata” a brani originali intensi come “Signorinella”, “La canzone dell’amore”, “Come pioveva”, “Lasciami cantare una canzone” e “Per l’ultima volta“.

Parallelamente alla musica, sviluppò una solida carriera cinematografica, partecipando a una ventina di film, spesso legati al filone sentimentale allora in voga, nei quali non mancava di esibirsi dal vivo.

Il suo nome resta legato anche alla storia del Festival di Sanremo: nel 1951 fu tra i protagonisti della prima edizione, accanto a Nilla Pizzi e al Duo Fasano, e tornò più volte in gara fino al 1961. Nel 1954 vinse il Festival di Napoli con “Suonno d’ammore”, stabilendo il record di presenze tra i cantanti non napoletani.

Negli anni ’50 e ’60, la sua voce accompagnò trasmissioni radiofoniche di enorme popolarità, mentre dagli anni Settanta in poi divenne presenza fissa nei programmi di revival dedicati alla storia della canzone italiana. Memorabile la sua partecipazione, insieme a Carla BoniGiorgio Consolini e Joe Sentieri, al programma “Un fantastico tragico venerdì”, andato in onda tra il 1986 e il 1987.

L’ultima esibizione avvenne il 27 luglio 1995 in piazza dei Signori a Treviso. Pochi giorni dopo, il 12 agosto, Achille Togliani si spense a Roma, lasciando un patrimonio di canzoni e ricordi che ancora oggi raccontano un’epoca di romanticismo e raffinatezza musicale.

A trent’anni dalla sua scomparsa, resta vivo il ricordo di un artista che seppe unire voce, presenza scenica e capacità di emozionare, diventando un simbolo intramontabile della canzone italiana.

Scritto da Nico Donvito
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