“Acqua” di Loredana Bertè: te la ricordi questa?

Acqua Loredana Bertè

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Acqua” di Loredana Bertè

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1985 con “Acqua” di Loredana Bertè.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Acqua” di Loredana Bertè

Acqua” di Loredana Bertè è uno di quei brani che riescono a unire forza espressiva, sensualità e impegno sociale in un’unica, potente onda sonora. Scritta da Bruno Lauzi su musica originale del brasiliano Djavan, la canzone si inserisce nel filone pacifista con un linguaggio semplice ma di grande impatto simbolico, usando l’acqua come metafora universale di vita, rinascita e purificazione.

Il testo è costruito su immagini evocative e reiterate, dove la parola “acqua” diventa un mantra ipnotico capace di trasmettere fluidità e ciclicità. L’acqua nasce, cresce, lava, disseta, porta via la guerra: un elemento che attraversa ogni aspetto dell’esistenza, capace tanto di placare quanto di scuotere. La ripetizione ossessiva non è solo un espediente poetico, ma amplifica la dimensione corale del brano, sottolineando l’idea di un appello collettivo alla pace e alla speranza.

L’interpretazione di Loredana Bertè è magnetica: la sua voce graffiante e sensuale riesce a fondere dolcezza e potenza, facendo scorrere il testo come un fiume che alterna tratti quieti e improvvise piene emotive. “Acqua” si nutre di influenze brasiliane, con una base ritmica calda e avvolgente. Ancora oggi resta un pezzo senza tempo: un inno delicato e al contempo deciso, che scorre tra le pieghe della memoria collettiva, ricordandoci che, come l’acqua, la pace è un bene vitale che va custodito e fatto scorrere, sempre.

Il testo di “Acqua” di Loredana Bertè

Continuare a vivere così
Ha l’aria di un naufragio
Sí, questa vita m’ha fregato
Mi ha insegnato ad aspettare, sognare
Un mondo mai creato

Il mare è già qui
Che trabocca
Ed ora che son sola
L’acqua
Mi tocca

Acqua nascerà
Acqua crescerà
Acqua, vieni giù dai monti

Acqua laverà
E disseterà
Acqua cheta rompi i ponti

Acqua pioverà
Acqua asciugherà
Acqua, bagna questa terra

Acqua splenderà
Limpida sarà
Acqua, porta via la guerra

Acqua
Acqua forte
Acqua scura
Acqua che scenderà
Non fa paura

Acqua trasparente
Acqua e niente
Acqua ritornerà
Acqua corrente

Acqua
Acqua forte
Acqua scura
Acqua che scenderà
Non fa paura

Acqua trasparente
Acqua e niente
Acqua ritornerà
Acqua corrente

Acqua
Acqua forte
Acqua scura
Acqua che scenderà
Non fa paura

Acqua splenderà
Limpida sarà
Acqua, porta via la guerra
Acqua, porta via la guerra

Acqua splenderà
Limpida sarà
Acqua, porta via la guerra

Scritto da Nico Donvito
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