Recensione dell’ultimo atteso progetto della band
Il 2020 dei Pinguini Tattici Nucleari è stato dal punto di vista commerciale perfetto, a partire dalla partecipazione a Sanremo con la hit ‘Ringo Starr’, con cui la band ha svoltato trovando quel riscontro mainstream che è proseguito successivamente con la ristampa dell’album ‘Fuori dall’hype’, certificato disco di platino dalla FIMI e trainato da altri brani di assoluto successo come ‘Ridere’ e ‘Bergamo’. Unica pecca di un anno di grandi soddisfazioni rimane l’impossibilità di poter tornare a suonare live per quello che doveva essere il primo grande tour nei palazzetti per la band che verrà, però, recuperato con grande entusiasmo appena la situazione dettata dall’emergenza Covid lo consentirà.
Per chiudere un anno di grandi soddisfazioni i PTN scelgono di tornare sulle scene con un EP di sette tracce dal titolo ‘Ahia!’, disponibile ovunque a partire venerdì 4 dicembre e già anticipato in precedenza dai singoli ‘La storia infinita’ e ‘Scooby Doo’. 24 minuti di musica e parole in cui la band si rinnova dal punto di vista musicale, mantenendo, però, intatta la propria essenza e trovando il giusto compromesso tra la ricerca d’orecchiabilità e la solita grande capacità di raccontare il proprio vissuto.
Zanotti e soci ci tengono a mantenere ben stretto il legame con la realtà e non abbandonano nemmeno con questo progetto l’idea di riempire le canzoni di citazioni d’attualità: si parla della triste Pasqua del 2020, di serie TV come ‘Stranger Things’ e ‘Dark’, ma anche di baci dati ad Harry Styles in TV e della Vespa di Cesare Cremonini. Oltre all’attualità ci sono, poi, i continui rimandi ad un immaginario tipico della generazione a cui appartengono i componenti della band, una serie incredibile di easter egg che possiamo trovare sparsi qua e là tra i brani che compongono il progetto.
Una caratteristica dell’EP è il fatto che ogni brano racconti una storia, a partire dal già singolo ‘Scooby Doo’, in cui proponendo un flow “trappeggiante”, il consiglio sottinteso nel testo è quello di liberarsi da ogni maschera per mostrarsi per come si è realmente, anche a costo di liberare mostri e demoni. Luci e ombre che troviamo anche in altre tracce del progetto e che proseguono sulla scia malinconica di ‘Ridere’, soprattutto all’interno de ‘La storia infinita’, uno dei brani più ispirati in cui il grande merito è quello di riuscire a parlare di nostalgia senza risultare ridondanti o banali, affidandosi ancora una volta ad un numero incredibile di citazioni. “Perché sei stata l’еstate migliore della mia vita, è la verità, sembrava La Storia Infinita e forse era solo la felicità”, canta Zanotti, dipingendo il quadro perfetto di una “giovane” estate felice vissuta senza rimorsi, in cui l’importanza di godersi l’attimo, soprattutto oggi, in un modo sempre più senza certezze e punti di riferimento sicuri, rappresenta il fulcro centrale della narrazione.
C’è tanto spazio per i racconti di storie finite o lasciate a metà, che lasciano però nell’autore scorie e memorie difficili da cancellare e che permettono allo stesso tempo di costruire racconti (inventati piuttosto che spirati a storie vere) efficaci dal punto di vista narrativo come accade nella divertente ‘Bohèmiem’ o nell’irriverente ‘Giulia’, in cui il protagonista si rivolge direttamente alla ragazza amata raccontando tra le righe un fantomatico tradimento che però non ne frena il desiderio, costringendolo a rimanere fermo ad aspettare fuori dalla porta; un brano che lo stesso Zanotti dice ispirato ad un certo tipo di cantautorato in stile Alberto Fortis, di cui in effetti, proprio nel modo di raccontare situazioni esasperate con ironia, si sente tutta l’influenza.
È, invece, in pieno stile Coldplay ‘Scrivile scemo’, pezzo che tra chitarre e cassa dritta risulta tra i più radiofonici del progetto, con un ritornello pieno di parole e capace di rimanere in testa già dal primo ascolto. Chiudono il cerchio dal punto di vista stilistico le più “calme” ‘Pastello bianco’ e ‘Ahia!’: la prima una ballad che parte piano voce per aprirsi poi ad un ritornello pieno di archi dal gusto dolce amaro e la seconda una lenta e delicata dedica d’amore per qualcuno che risulta tremendamente difficile da dimenticare e che viene descritto con minuziosa attenzione dei dettagli più piccoli.
Tu mi hai insegnato la differenza tra le ciliegie e le amarene
E io non la dimenticherò più
E ti auguro il meglio, i cieli stellati
Le notti migliori e le docce di altri
Dove tu forse non stonerai più
‘Ahia!’ è un lavoro ben curato che si appoggia ad un tappeto sonoro pieno di colori, in cui, alla fine, risulta convincente la scelta di mischiare musiche allegre a testi malinconici e pieni di rimandi. Un EP che si lega, dal punto di vista narrativo, al primo romanzo pubblicato dal frontman Riccardo Zanotti (che non a caso porta lo stesso titolo) e che consente alla band di proseguire con coerenza il proprio cammino a tinte pop nell’Olimpo della tradizione della grande musica italiana, senza tuttavia abbandonare la consueta originalità nel raccontare e nel raccontarsi.
Migliori tracce | La storia infinita – Scrivile scemo
Voto complessivo | 7.6/10
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Tracklist |
- Scooby Doo ★★★★★★★☆☆☆
[Riccardo Zanotti – Riccardo Zanotti Giorgio Pesenti, Marco Ravello] - Scrivile scemo ★★★★★★★½☆☆
[Riccardo Zanotti] - Bohèmien ★★★★★★½☆☆☆
[Riccardo Zanotti] - Pastello bianco ★★★★★★★½☆☆
[Riccardo Zanotti] - La storia infinita ★★★★★★★★☆☆
[Riccardo Zanotti] - Giulia ★★★★★★★☆☆☆
[Riccardo Zanotti] - Ahia! ★★★★★★★½☆☆
[Riccardo Zanotti – Riccardo Zanotti, Enrico Brun]
Giuseppe Currado
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