martedì, Marzo 19, 2024

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Aiello resuscita la tradizione del pop-soul d’amore grazie ad un contemporaneo “Ex-voto” – RECENSIONE

Recensione del nuovo album del cantautore

Avete presente gli inglesi quando il 24 giugno 1940 gli alleati francesi venivano spazzati via dalla furia e dalla potenza delle truppe della Wehrmacht della Germania nazista di Adolf Hitler? Ecco, gli inglesi che avevano tutte le buone ragioni per arrendersi di fronte ad un nemico che sembrava militarmente infermabile decisero di resistere, di combattere fino all’ultimo momento utile. E’ un po’ quello che dovremmo fare anche noi, oggi, nella musica italiana se davvero crediamo che la nostra essenza più vera e profonda sia quella del pop, della melodia, della vocalità ariosa e delle canzoni d’amore. Resistere.

Ecco che, allora, quando nelle orecchie ti capita il nuovo progetto discografico di Aiello non puoi far altro che sorridere perchè, finalmente, hai trovato qualcuno che ha davvero compreso il proprio ruolo, qualcuno che è pronto a resistere insieme a te. Ex-voto d’altronde è proprio questo, un album che resiste all’oggi guardando sicuramente al passato ma trovando, contemporaneamente, delle soluzioni che sappiano giungere ad un compromesso anche con l’attualità per mezzo di un linguaggio che odori di presente e della nostra quotidianità.

Aiello viaggia tra i sentimenti e lo fa con capacità popolare costruendosi addosso un disco che parla con semplicità di vita, di emozioni e di situazioni che lui stesso, per primo, vive ed ha vissuto. Si parte da La mia ultima storia che fin da subito pare poter diventare un grande classico delle belle canzoni su di un amore finito lacerando il cuore, lasciandosi strascichi e sofferenze alle spalle. Il cantautore calabrese parte che suona quasi indie chiamando alla mente le stories di Instagram ma poi tira fuori tutto il romanticismo italiota sussurrando “avrei svitato una stella, l’ultima notte di stelle, e non per fare il romantico ma per lasciarti nel panico”.

A seguire questa stessa linea mantenendo alto lo standard sono, poi, Arsenico, che rievoca con efficacia quel sentirsi persi ed in balia del “dolore dentro me quando piove e tu non stai con me”, e la bella Il cielo di Roma, che sfrutta l’immagine della città eterna per raccontare del sè bambino, del rapporto con la musica e di una nuova relazione d’amore. A sostenere i racconti di Aiello c’è il cantato pop, le sfumature soul di una voce che sa volteggiare tra le note ma c’è anche il parlato tipico del linguaggio d’oggi fatto di frenesia e bisogno di comunicare quante più parole possibili.

Ma Aiello non è solo melodia e romanticismo, c’è spazio anche per il ritmo, l’energia e la parte ritmica degli arrangiamenti. E’ per questo che trovano spazio nella tracklist anche brani come La doccia del 25, che si concentra a riflettere sulla conoscenza di se stesso sovrapponendo le voci nella doppia linea per creare ulteriormente dinamica, e Festa, che trova un bel ritornello che d’estate potrebbe ambire anche ad un’ottima collocazione nell’airplay radiofonico grazie all’utilizzo intelligente dell’elettronica nell’arrangiamento strumentale e vocale.

A proposito di contemporaneità c’è spazio anche per una collaborazione con Tormento che interviene per qualche rima in Sushi che torna ad adottare un mood sonoro più intimo e narrativo nelle strofe per raccontare di una cena a casa prima di lasciarsi andare anche all’amore carnale, passionale e viscerale.

Chiudono la tracklist un’intima C’è un tempo, che a modo proprio potrebbe ricordare da lontano quel capolavoro di cantautorato di “C’è tempo” di Ivano Fossati che qui viene rivissuto sotto il filtro dell’attualità musicale, Quel cane, che torna a dedicarsi al tema della donna unendolo alla fine dell’estate che, come sempre, porta via con sè amori ed esperienze, e l’Outro (rewind)che chiude l’album inserendo demo e prove generali che hanno accompagnato la scrittura e la realizzazione di questo nuovo piccolo gioiellino musicale.

Questo nuovo album d’inediti del giovane cantautore calabrese-romano racconta alla perfezione quel senso di resistenza di cui il pop italiano d’oggi ha bisogno. Aiello ci offre la possibilità di tornare ad innamorarci con una canzone, di dedicarla alla persona che amiamo o di piangere su quelle note quando quella nostra storia d’amore si conclude all’improvviso. Aiello ci permette di vivere la musica con intensità, con delle note che galleggiano nell’aria e ci impongono di canticchiare con visceralità parole che ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, ha sentito proprie. Aiello ci ricorda che cos’è da sempre la nostra musica e che cosa può ancora essere se ci ricordiamo davvero da dove veniamo. Aiello è la nostra resistenza. Una resistenza che promette grandi cose, magari proprio una vittoria come fu per gli inglesi. Chi resiste vince, sempre.

Migliori tracce | La mia ultima storia 

Voto complessivo | 8/10

Tracklist |

  1. La mia ultima storia  
    [Aiello]
  2. Arsenico 
    [Aiello]
  3. Il cielo di Roma
    [Aiello]
  4. Sushi feat. Tormento
    [Aiello, Tormento – Aiello]
  5. C’è un tempo 
    [Aiello]
  6. La doccia del 25
    [Aiello]
  7. Quel cane
    [Aiello]
  8. Festa
    [Aiello]
  9. Outro (rewind)
    [Aiello]

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.