“Al centro della musica” di Ron: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Al centro della musica” di Ron
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1981 con “Al centro della musica” di Ron.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Al centro della musica” di Ron
Tra le melodie più belle della musica leggera italiana, almeno per quanto mi riguarda, ci metto assolutamente il giro di piano che apre la versione originale di “Al centro della musica” di Ron. Melodia letta e riletta con l’aggiunta di archi, di fiati e di chitarre elettriche nelle varie versioni che sono state incise da quel lontano 1981 in poi (tra queste anche una con Marco Mengoni incisa nel 2016).
Si tratta del brano di punta dell’omonimo album di Rosalino Cellamare, il quinto in carriera, arrivato un anno dopo “Una città per cantare”. Ma perché sceglierlo come pezzo inaugurale di questa nuova rubrica? Beh, i motivi sono molteplici. Intanto per il messaggio meraviglioso e universale, ricco di immagini potenti e suggestive.
Il tema è quello della ricerca di un punto di riferimento, una compagna di vita che può essere una donna oppure una grande passione come la musica stessa. Il cuore pulsante della canzone è proprio il potere salvifico di questa nobile forma d’arte, che guarisce e porta lontano, in grado di elevare anche chi si sente smarrito.
L’altro motivo è che “Al centro della musica” è stata scritta e composta a quattro mani da Ron e da Lucio Dalla. Di quest’ultimo, oggi 1° marzo, celebriamo il ricordo a tredici anni dalla sua prematura scomparsa. E questa canzone ce lo riporta ancora qui con noi, con la melodia e un testo che sanno toccare il cuore così come infondere, al tempo stesso, grande forza. È il meraviglioso segreto della consapevolezza, di chi ha saputo prendersi poco sul serio, sognano ad occhi aperti. E di sognatori in giro ce ne sono tanti, desiderosi di volare in quella “musica che nessuno ancora ha mai suonato”.
Il testo di “Al centro della musica” di Ron
Ti avevo visto angelo
Cadere in mezzo al traffico
Poi alzarti e piangendo
Con gli occhi guardare in su
Ti ho vista dietro un angolo
Cambiarti in fretta l’abito
E camminare
Ma che fatica non sai dove andare
E sopratutto non voli più
La strada bagnata sembra il cielo
Gli occhi delle case le sue stelle
Notte fonda che mistero
Che malinconia
A forza di guardarti
Sento già che sarai mia
Possiamo farci compagnia
Tu senza ali io senza fortuna
Che differenza c’è
Povero angelo povero me
In mezzo a una città che russa
Una città parcheggio
Tra facce sconosciute
Noi camminiamo ci fermiamo
Senza accorgerci arriviamo
Al centro esatto della musica
Ed è una musica che colpisce
Questa musica ti guarisce
Ti riporterà lontano
Per ricominciare il volo
Ma io sto qui e rimango solo
Con una luce che svanisce
Il cuore a pezzi e i suoi pezzi
Nella mano
Povero cuore
Povero e mio
Come vorrei provarci anch’io
A volare
Salire sempre piu su
Volare dentro un angolo
Cambiarmi in fretta l’abito
Ed imparare
Ad non avere tristezza
A non saper dove andare
A salutare e non tornare più
Volare come un’elica di una aeroplano
Poi passare sull’America che
Da qui è così lontano
Conservare un po’ di forza
Un po’ di fiato
Per volare nella musica
Che ancora nessuno ha mai suonato
E sotto una città che dorme
Una città parcheggio
Senza parole senza coraggio
E allora giù in mezzo al traffico
Per vedere cosa succede
Per scoprir se per un attimo
Qualcuno mi vede
E ancora giù fino a quell’angolo
Con un grosso batticuore
Con gli occhi un po’ bagnati
E il cuore al posto del motore
Fonte: LyricFind
Compositori: Lucio Dalla / Rosalino Cellamare
Testo di Al centro della musica © Downtown Music Publishing