Alessandra Amoroso: “Io, la musica e la mia bimba sul palco” – INTERVISTA

Alessandra Amoroso intervista

A tu per tu con Alessandra Amoroso che si racconta in occasione dell’uscita del suo nuovo album “Io non sarei”, disponibile dal 13 giugno. La nostra intervista alla cantante salentina

A quattro anni di distanza dal suo ultimo progetto discografico, Alessandra Amoroso torna con “Io non sarei“, un album che segna una nuova fase artistica e personale.

In uscita venerdì 13 giugno per Epic / Sony Music, il disco porta la firma di Zef alla direzione artistica e mescola pop, soul e suggestioni latine, in un racconto musicale che riflette la consapevolezza, la libertà e la pienezza dell’artista oggi. Un lavoro nato da un confronto sincero, che mette da parte le sovrastrutture per arrivare all’essenziale.

All’interno dell’album, oltre ai nuovi inediti, trovano spazio la hit estiva “Mezzo rotto” con BigMama“Si mette male” scritto da Tananai, e “Serenata” in duetto con Serena Brancale, l’attuale singolo in rotazione radiofonica.

In un periodo che per lei è davvero magico, tra un tour sold out, l’arrivo di una figlia e un amore che la fa brillare, Alessandra Amoroso ci racconta in questa intervista il dietro le quinte del nuovo album, la forza di esibirsi con il pancione e cosa significa, oggi, per lei essere “mamma”.

Alessandra Amoroso racconta il nuovo disco “Io non sarei”, l’intervista

Questo è un periodo magico per te: da un tour sold out al nuovo disco, dalla gioia di un grande amore all’arrivo della tua bimba. Come stai affrontando questo momento e com’è esibirsi dal vivo con la tua bimba in grembo?

«Vivo tutto questo con tanta gratitudine e sicuramente esibirmi con mia figlia forse è una delle cose più belle che mi siano mai capitate nella vita».

“Serenata” è un melting pot di generi diversi e di stili. In Serena Brancale hai trovato la compagna ideale per sperimentare, divertirti e metterti alla prova con nuove sonorità?

«Sicuramente sì, assolutamente sì. Perché c’è un po’ di lei in me e un po’ di me è dentro lei, non so come dire… siamo proprio il mash-up giusto secondo me, un mix completo di cose, di esplosioni e di energia. Mi trovo molto bene con Serena, le dico sempre che è un’anima buona e gentile».

Con “Io non sarei”, a più di quattro anni dall’ultimo album, sembri intraprendere un nuovo percorso artistico. Cosa rappresenta questa fase per te? Come nasce l’album e cosa lo distingue dai tuoi lavori precedenti?

«Non lo reputo un nuovo inizio, nel senso che “Io non sarei” nasce proprio dall’esigenza di poter raccontare come mi sento oggi nella totalità, sia come donna che come artista. Ci sono varie sfaccettature che riguardano la mia voce, il mio modo di voler interpretare. C’è una parte di me, una nuova scoperta, per quanto riguarda la sfera autorale. Ovviamente accompagnata da grandi professionisti, da grandi amici soprattutto. Penso che questo album mi racconti proprio nel mio sentirmi oggi completa, come donna e come artista».

Sui social, come sempre, le opinioni si sono divise tra chi ti ha inondato di complimenti per le esibizioni col pancione e chi, invece, ha storto un po’ il naso, tacciandoti di esibizionismo. Ti chiedo: il racconto a cuore aperto che hai fatto a Sanremo in sala stampa, ti ha aiutato ad andare oltre alla cattiveria degli haters?

«Sì, perché io penso che quando un giudizio viene fatto solo per fare male, per ferire, non può avere quella potenza. Cioè, gliela diamo noi l’importanza, non so come dire. Quindi semplicemente ho iniziato a vedere le cose e a dare un valore alle cose per quello che veramente hanno. Per me è zero: se tu vuoi criticare la mia pancia, fallo pure. Io sto benissimo, è solo un problema tuo. Io sto divinamente, anche con la mia pancia».

Per concludere, nel vocabolario di Alessandra Amoroso, quale definizione trova oggi la parola “mamma”?

«Amore, potrebbe andare bene?»

Scritto da Nico Donvito
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