Sabato 5 ottobre presso Il Politeatro di Milano andrà in scena lo spettacolo volto a ricordare la figura del cantautore Alessandro Bono, a trent’anni dalla prematura scomparsa
Il prossimo 5 ottobre presso Il Politeatro di Milano in viale Lucania 18, a partire dalle ore 21.00 si terrà una serata evento per ricordare Alessandro Bono a trent’anni dalla sua prematura scomparsa (qui per tutte le info).
Per tributarlo saranno sul palco: Nero luce, Edo Pop, Francesco D’Acri, Massimo Priviero, Marco Baroni, Simone Tomassini, Mario Lavezzi, Manuel Puelli, Federico Gattafoni, Simona Rae, kava, Ivano Conti, Eleonora Rindi, Andrea Mingardi, Danilo Amerio, Paola Candeo e la band storica di Alessandro formata da Pietro La Pietra, Paolo Saraceno, Flavio Piantoni, Maxx Furian e Paolo Bolio.
La serata condotta da Imma Baccelliere di Radio Capital e da Stefano Bonfanti è organizzata da Marco Bergamo, Michael Mattiussi, Marco Annicchiarico, Giulia Benotto e Ambra Marescalchi.
La biografia di Alessandro Bono
Alessandro Bono era il figlio di Luisa Bono e di Riccardo Pizzamiglio, tecnico del suono, collaboratore, tra gli altri, di Antonello Venditti. Il debutto discografico nel 1985 con “Walkie Talkie” e Vittorio Salvetti, patron del Festivalbar, lo volle alla sua manifestazione. Ha partecipato a tre edizioni del Festival di Sanremo: nel 1987 con “Nel mio profondo fondo”, nel 1992 portando “Con un amico vicino” cantata in duetto con Andrea Mingardi e nel 1994 con “Oppure no”. Quella è stata, purtroppo, la sua ultima esibizione cantando sul palco sanremese quando la malattia che lo aveva colpito era giunta ormai allo stadio terminale e che di lì a soli tre mesi lo avrebbe portato via. Tra la fine degli anni ’80 e gli inizi del ’90, Alessandro Bono ha aperto i concerti di Bob Dylan, Francesco De Gregori e Gino Paoli. Nel 1988 ha pubblicato il singolo “Gesù Cristo” contenuto nel suo primo album. Tra il ’91 e il ’92 ha scritto tre brani per Ornella Vanoni e due per Loretta Goggi. Ospite anche nell’album omonimo di Riccardo Cocciante del 1991 e in “Voci 2” di Mario Lavezzi, in cui duettava con Cristiano De André. Viene ricordato per lo stile spigliato che aveva sul palcoscenico e per il repertorio delle sue canzoni venendo definito il “rocker gentile”. Tra le sue canzoni “Gesù Cristo”, è forse la canzone che interpretava e esprimeva benissimo soprattutto con il suo sguardo e che a 30 anni dalla sua scomparsa viene rimandata dalle radio per ricordarlo in occasione della pubblicazione dell’album “Dentro l’Anima” pubblicato da Sony Music.
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