Alessandro Bono, fuori l’album con inediti e provini originali
Si intitola “Oltre l’anima” il nuovo progetto dedicato alla memoria di Alessandro Bono, contenente brani inediti e provini originali
A trent’anni dalla scomparsa di Alessandro Bono, Sony Music Entertainment Italy pubblica “Oltre l’anima”, un album postumo di inediti che riporta alla luce la sensibilità artistica e la voce inconfondibile di uno degli interpreti più intensi della musica italiana. Il disco è disponibile su tutte le piattaforme digitali, negli store online e in formato CD, distribuito da RCA Records Label.
Ad aprire il progetto è “Un amico come me”, che oggi torna con una nuova luce grazie al videoclip restaurato diretto da Alessandro Salaorni con Fabio Bianchini. Un’introduzione che suona come un abbraccio e che dà il tono a un viaggio musicale profondo e toccante, appunto oltre l’anima.
Le undici tracce dell’album sono state scritte da Alessandro tra la fine degli anni ’80 e il 1993. Un materiale prezioso, nato in un periodo segnato da grande intensità emotiva e creativa. In alcune interviste, Bono parlava di un disco previsto per il 1994, intitolato provvisoriamente “Nervi”. Quel brano, potente e carico di denuncia sociale, trova finalmente spazio in questo nuovo lavoro, affiancato da pezzi come “Lacrime salate” e “Doppio gioco”, in cui emergono tutte le sfumature della sua anima inquieta: fragilità, rabbia, desiderio di riscatto.
L’album si muove tra pezzi più elaborati e demo piano-voce come “Baby” e “Bambina”, che mostrano il lato più intimo dell’artista. Spiccano anche canzoni in fase avanzata di produzione, come “Stretto tra morse”, presentata per la prima volta nel 1989 in una trasmissione di Red Ronnie, ma mai pubblicata ufficialmente, e “Il traffico”, altro tassello fondamentale di questa riscoperta.
Chiudono il disco tre provini dal forte impatto emotivo: “Aranciata amara”, che si collega per tematiche a “Lacrime salate”, “Senza amore non vivrò”, struggente dichiarazione d’intenti, e “Ognuno per sé, Dio per tutti”, annotata tra i suoi appunti con il sottotitolo “Tempi brutti”, che racconta con lucida amarezza un periodo difficile.
Alessandro Bono, scomparso prematuramente nel 1994, ha lasciato un’impronta indelebile nella musica d’autore italiana. Debuttò nel 1985 con “Walkie Talkie” e partecipò a tre edizioni del Festival di Sanremo, l’ultima nel 1994 con “Oppure no”. In carriera aprì concerti di Bob Dylan, Francesco De Gregori e Gino Paoli, e collaborò con artisti come Ornella Vanoni, Loretta Goggi, Riccardo Cocciante, Cristiano De André e Mario Lavezzi.
Nel 2024, Sony aveva già omaggiato la sua memoria con il progetto “Dentro l’anima”, lanciato con il video restaurato di “Gesù Cristo”, oggi seguito idealmente da “Oltre l’anima”, realizzato grazie al lavoro di un ristretto gruppo di fan, in contatto con la madre di Alessandro, Luisa Bono.
Quello che emerge da questo album è un artista vero, capace di raccontare la vita e le sue sfide con profondità, delicatezza e grande autenticità. “Oltre l’anima” non è solo un omaggio, ma una testimonianza viva e vibrante della musica che Alessandro Bono aveva ancora da offrire.