martedì 5 Novembre 2024

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Alessandro Cattelan: “Sanremo Giovani? Sarà una gara molto serrata”

In un’intervista, Alessandro Cattelan parla della sua provvida avventura di “Sanremo Giovani” e del successivo impegno con il “DopoFestival”

Sarà Alessandro Cattelan a condurre i quattro appuntamenti di “Sanremo Giovani”, in seconda serata su Rai 2, a partire dal 12 novembre, oltre che il DopoFestival il prossimo febbraio.

Il conduttore accompagnerà i 24 giovani artisti (qui le nostre pagelle delle canzoni in gara), che saranno valutati dalla Commissione Musicale durante le puntate, e racconterà il loro percorso, fatto di sfide, successi ed eliminazioni, fino alla finale di “Sanremo Giovani – Sarà Sanremo” in programma 18 dicembre, su Rai1.

In un’intervista rilasciata a RadioCorriereTV, Alessandro Cattelan ha spiegato più nel dettaglio il meccanismo: «Sono certo che mi troverò bene, perché si tratta di materiale che conosco. Il talent musicale l’ho fatto per tanti anni, anche se Sanremo Giovani ha delle particolarità, delle novità di struttura rispetto a quello che sono stato abituato a fare. A partire dal fatto che saranno gare molto serrate: ventiquattro cantanti, sei a puntata, che si scontreranno l’uno contro l’altro, con duelli molto efficaci sin da subito. Avremo immediatamente un eliminato e uno che passerà alla fase successiva. Ogni puntata avrà tre eliminazioni, ciò significa che la tensione sarà sempre molto alta, e poi durerà un’ora, che dal mio punto di vista è la durata giusta per un programma televisivo. Insomma, non ci sarà tempo per annoiarsi».

E a proposito del DopoFestival, aggiunge: «Ancora non ci abbiamo ragionato, ogni tanto ci butto un pensiero, ma da qui a febbraio ci sono molte cose in mezzo, a partire appunto da Sanremo Giovani. Quando sarà il momento ci penseremo, l’idea è sicuramente quella di realizzare qualcosa di divertente».

Il pensiero va poi all’evoluzione di Sanremo negli ultimi anni: «La musica è cambiata e secondo me è un po’ il segreto di questa nuova allure che ha preso il Festival. Un tempo la canzone sanremese per antonomasia doveva parlare d’amore, doveva essere lenta, avere un certo tipo di arrangiamento. Negli ultimi anni, invece, è stato fatto un grande lavoro, già a partire dal Carlo Conti, poi da Claudio Baglioni e infine da Amadeus, che ha dato proprio un’accelerata in questo senso. Oggi Sanremo e molto più contemporaneo e attuale. Ha cominciato a diventare quello che era X Factor ai tempi, dove gli inediti dei cantanti erano contemporanei».

Alessandro Cattelan ha infine parlato del suo rapporto con la manifestazione canora: «Sanremo è per me un bel ricordo di infanzia, lo guardavo con mia mamma e il sabato cercavamo di anticipare tra noi le prime tre posizioni della classifica finale. Inforno ai vent’anni l’ho un po’ perso di vista, poi l’ho recuperato negli ultimi anni, quando è tornato ad avere una rilevanza sia di costume che musicale».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.