giovedì, Marzo 28, 2024

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Alessio Bernabei cerca nuove strade in “Noi siamo infinito” – RECENSIONE

Recensione del primo album da solista del cantante

Iniziare un nuovo percorso da solista partendo da zero dopo aver avuto un discreto successo non appena due anni prima con una band di cui non si fa più parte non è semplice. Alessio Bernabei, ex vocalist dei Dear Jack arrivati al successo grazie a lui e all’esperienza di Amici di Maria de Filippi nel 2014 in cui arrivarono secondi, riparte con “Noi siamo infinito” il suo primo album pubblicato da Warner Music per rilanciare la sua carriera in una nuova veste.

alessio bernabei (noi siamo infinito)Il percorso riparte proprio da Sanremo dove, in qualche modo, il tutto era finito un anno prima visto il flop che la band fece con il brano “Il mondo esplode tranne noi” (Qui le nostre pagelle della finalissima di Sanremo 2016). D’altronde si sa, il Festival di Sanremo è ancora una delle poche realtà televisive a dare spazio alla musica e a permettere di far risuonare il proprio progetto in più di 10 milioni di case. Al Festival Bernabei ci è arrivato da vero outsider cavandosela ancor peggio dell’anno precedente visto che ha rischiato l’eliminazione e ha raggiunto un magro 14° posto finale (ovviamente per questo bisogna ringraziare la giuria dei grandissimi “esperti” che l’hanno votato con lo 0%). Tuttavia le classifiche gli hanno dato poi ragione al di fuori del Festival rendendo il suo brano un vero tormentone tanto che ha già raggiunto il disco d’oro per le vendite (25.000 mila copie vendute).

Il brano sanremese, Noi siamo infinito per l’appunto, è l’unico vero brano degno di nota dell’album omonimo pubblicato ad aprile 2016. Una ballata elettropop furbamente sulla scia dell’innovazione sonora portata al Festival da Nek l’anno precedente e piuttosto somigliante alla hit di Ariana Grande. Tralasciando le somiglianze sospette il pezzo funziona, risuona in testa e convince pur non avendo un gran testo o una vocalità importante.

ALESSIODopodiché? Questo è il vero problema purtroppo. Nell’album poco altro appare davvero così convincente. Tanto pop melodico, qualche spruzzata di elettronica davvero soffusa e poco altro. Il pop-rock dai ritornelli martellanti con cui Bernabei aveva esordito nel talent show e nell’immediato seguito sembrano spariti per lasciar spazio ad una certa delicatezza che lo porta a cantare con il freno a mano tirato. E’ ben visibile il desiderio di cambiare, di spostarsi il più possibile dal proprio passato musicale il che sarebbe un bene se non fosse che quel passato era la vera essenza di questo cantante dall’irruenza rock sul palco.

Tra tutte le tracce spicca il secondo singolo estratto, Io e te = la soluzione che introduce un po’ di elettronica nel suono e Due giganti che sembra poter riportare Bernabei al pop-rock inizialmente senza però mai giungere a compimento. C’è poi la firma di Fred de Palma in L’amore cos’è e quella di Daniele Incicco (vocalist de La Rua in gara quest’anno ad Amici) in Scordare noi e La tua pelle bianca senza nei spiccatamente melodiche. Anche Bernabei firma due brani tutto solo: Obbligo e verità e Fra le nuvole, quest’ultima eccessivamente soffusa e dolce per la sua voce.

alessio-bernabei-riparte-da-noi-siamo-infinito-jzlxjChiudono il tutto il duetto con Benji e Fede nella cover di A mano a mano di Riccardo Cocciante, che risulta essere uno dei migliori episodi di questo lavoro discografico, e la versione acustica di Noi siamo infinito davvero inutile per un brano energico come quello che fa della parte ritmica dell’orchestra il proprio forte.

Un disco che sarebbe un buon album per un voce dalle sfumature più delicate e soffici ma che risulta troppo stretto per un cantante come Alessio Bernabei che da sempre è stato caratterizzato da una certa energia ed irruenza nel cantare tipica del rock o del pop-rock. E’ l’inizio, è vero, speriamo che questo disco serva per prendere le misure di questo nuovo percorso e per convincerlo a tornare al proprio passato musicale almeno stilisticamente.

Migliori tracce: Noi siamo infinito

Voto complessivo: 7.3/10

Qui trovate la video-recensione dell’album

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.