martedì 3 Dicembre 2024

ULTIMI ARTICOLI

SUGGERITI

Alex Baroni, vent’anni di “C’è di più”

Album Amarcord, i dischi più belli da riascoltare: un viaggio nel tempo nei ricordi di progetti che hanno lasciato il segno e che vale la pena riportare alla nostra attenzione

Sono trascorsi vent’anni dall’uscita di “C’è di più”, l’ultimo disco di Alex Baroni, pubblicato postumo il 15 ottobre del 2004. Nell’album sono presenti diversi inediti dell’interprete romano, scomparso nell’aprile del 2002 a seguito di un incidente in moto. Due anni e mezzo dopo la prematura perdita, l’etichetta discografica BMG Ricordi ha messo insieme alcuni brani mai pubblicati dell’artista, alcuni in lavorazione ed altri tenuti fuori dai suoi precedenti tre dischi, mettendo insieme un lavoro di altissimo livello, come era già accaduto per la precedente raccolta “Semplicemente”, che conteneva gli inediti: “La distanza di un amore”, “Binario 4” e “Speriamo”.

Nel caso di questo nuovo progetto, invece, si tratta di registrazioni mai pubblicate prima, incise in un lasso temporale che và dal 1997 al 2001, tra cui spiccano cover e brani originali. Tra gli omaggi e le rivisitazioni troviamo “Rain” di Jaco Pastorius e l’egregio medley dedicato ai Beatles, contenente i due indiscussi capolavori “Yesterday” e “Imagine“, entrambi firmati dalla prolifica coppia Lennon-McCartney.

Ad anticipare come singolo il progetto è stata scelta “Ultimamente“, una delle canzoni più belle di Baroni, che aveva dato il nome ad un suo precedente lavoro e che era stata scartata dalla rosa finale dei pezzi in concorso a Sanremo 1999, per questo motivo rimasta in un cassetto. Tra i brani più belli troviamo anche “Un anno fa” (che porta la triplice firma di Alberto Salerno, Carlo Guidetti e Diego Caravano), “Sei la mia canzone“, “Giorno dopo giorno“, “E ti farò volare” e “Sei dentro di me“.

Questo disco fatto di pezzi che potremmo chiamare quasi “scarti”, incisi in momenti e anni diversi, ci dimostra quanto un talento come quello di Alex Baroni manchi in maniera incredibile al nostro panorama musicale italiano, di quanto il livello delle sue produzioni sia sempre stato altissimo, ai limiti della perfezione. Bisognerebbe ricordarlo ed ascoltarlo di più, perché il suo esempio può ispirare le nuove generazioni, perché si tratta di uno dei pochi artisti che sono riusciti a coniugare tecnica ed emotività in un unico appassionante insieme.

C’è di più | Tracklist e stelline

  1. Libero
    (Alex Baroni, Massimo Calabrese, Marco Rinalduzzi, Marco D’Angelo)
  2. Ultimamente
    (Alex Baroni, Massimo Calabrese, Marco Rinalduzzi, Marco D’Angelo)
  3. Sei la mia canzone
    (Alex Baroni, Massimo Calabrese, Marco Rinalduzzi)
  4. C’è di più
    (Piero Calabrese, Massimo Calabrese, Marco Rinalduzzi, Marco D’Angelo)
  5. Giorno dopo giorno
    (Alex Baroni, Massimo Calabrese, Marco Rinalduzzi)
  6. Un anno fa
    (Alberto Salerno, Carlo Guidetti, Diego Caravano)
  7. Come te
    (Alex Baroni, Massimo Calabrese, Marco Rinalduzzi)
  8. Sei dentro di me
    (Piero Calabrese, Massimo Calabrese, Marco Rinalduzzi, Marco D’Angelo)
  9. Maria
    (Roberto Roversi, Alberto Ravasini)
  10. Rain
    (Brian Alexander Morgan, Jaco Pastorius)
  11. E ti farò volare
    (Alex Baroni, Massimo Calabrese, Marco Rinalduzzi)
  12. Non mi fermo mai
    (Alex Baroni, Alberto Ravasini)
  13. Medley: Yesterday/Imagine
    (John Lennon, Paul McCartney)
The following two tabs change content below.

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.