Alex Britti e i suoi “Supereroi”: semplici, normali, umani – RECENSIONE

Recensione del nuovo singolo di Alex Britti, in radio dallo scorso venerdì 3 novembre 2023

Fruttivendoli, cuochi, pescivendoli, fiorai, insegnanti, salumieri, parrucchieri: sono questi i protagonisti del nuovo singolo di Alex Britti, non a caso presenti anche nel videoclip ufficiale. “Supereroi” – questo il titolo – parla a chi lotta ogni giorno “coi mulini a vento” e vuole essere un omaggio alle persone comuni che fanno sacrifici enormi per tirare avanti, facendo lavori umili spesso anche precari e senza il giusto riconoscimento dal punto di vista economico.

Una condizione acuita dalla pandemia, con tanti lavoratori costretti a reinventarsi, a improvvisarsi in altri mestieri per fronteggiare la crisi, in molti casi anche a chiudere le proprie attività. Lo sa bene Britti perché ogni cantante è solo la punta di un iceberg composto da produttori, musicisti, promoter, agenzie di booking, tecnici, addetti alla sicurezza, uffici stampa e quindi il brano si apre con il puntuale “Volevo vivere una vita senza regole, allora ho preso questa strada da artista, credevo fosse come nelle favole, che è sempre tutto oro quello che luccica“.

Il settore musica è stato tra i più colpiti in quel periodo, uno dei primi a fermarsi e uno degli ultimi a ripartire tra teatri, live club e palazzetti rimasti chiusi per più di un anno con lo scopo di salvaguardare la salute pubblica, e questo ha fatto più che mai sentire gli artisti vicini alle persone qui raccontate e omaggiate: figli della preoccupazione per il “dopo”, ma anche sognatori che sperano in un futuro migliore.

È così che nasce l’idea per questo brano, che vede infatti il cantautore romano sentirsi appartenente a questo coro di speranza, sacrificio e tenacia con quel “Ma il tempo dà ragione solo a chi si insiste e non accetta chi si prende gioco di lui, devo lottare per non essere triste, devo raggiungere uno stato fisico mentale eccezionale come quello di un killer e mai banale come quello di un re“. I supereroi di Britti sono normali, umani, quasi atipici perché hanno sì “poteri sconfinati“, che però risiedono semplicemente nella forza di riuscire a tenere duro e sopravvivere nonostante i problemi quotidiani.

“Supereroi” ci mostra così un Britti attento alle riflessioni tipicamente cantautorali, trasmesse attraverso una continua ricerca, sperimentazione ed evoluzione che lo portano a contaminare il suo inconfondibile stile mescolando svariati generi musicali. Questo brano emerge infatti come un vero e proprio melting pot sonoro tra blues, pop, rap e urban rivelandosi un esercizio stimolante non solo per l’artista, ma anche per l’ascoltatore che vuole accoglierne ogni dettaglio e sfumatura.

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Nick Tara

Classe '92, ascoltatore atipico nel 2022 e boomer precoce per scelta: mi nutro di tradizione e non digerisco molte nuove tendenze, compro ancora i cd e non ho Spotify. Definito da Elettra Lamborghini "critico della sagra della salsiccia", il sogno della scrittura l'ho abbandonato per anni in un cassetto riaperto grazie a Kekko dei Modà, prima ascoltando un suo discorso, poi con la sincera stima che mi ha dimostrato.

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