venerdì 22 Novembre 2024

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Amici 21, le pagelle della seconda puntata del serale

Diamo tutti i voti alle esibizioni di canto della seconda puntata di questa edizione

Seconda puntata del serale della ventunesima edizione di Amici di Maria de Filippi. Regolamento confermato rispetto alla passata edizione come anche la giuria e gran parte del cast dei professori di danza e canto impegnati al fianco dei concorrenti nella gara. Andiamo a dare i voti alle singole esibizioni.

  • LUIGI e LDA – Per colpa di chi: Zucchero viene riproposto dai due cantanti senza poter far affidamento su di un timbro realmente soul e, dunque, con un supporto sonoro di minor intensità e peso rispetto a quello che siamo soliti sentire su questo brano. Probabilmente Luigi avrebbe indossato questo brano con una maggiore attinenza rispetto a LDA ma, in realtà, nessuno dei due riesce davvero ad entrare all’interno della canzone. VOTO: 5
  • SISSI e ALEX – Just give me a reason: Sissi ha una vocalità delicatissima che perfettamente si adatta all’ambientazione di questo classico di Pink in cui anche Alex entra con capacità. A livello vocale questa esibizione è sicuramente più precisa rispetto a quella della squadra avversaria. Bello il feeling tra le due voci. VOTO: 7
  • AISHA – Ain’t no other man: Spazia ancora Aisha che questa volta si dedica musicalmente al mondo complesso di un pop-soul d’oltre oceano in cui rientra anche il blues e tantissime diverse altre influenze. Aisha ha la capacità vocale più indicata per sostenere questo tipo di interpretazioni e la prova viene superata con questa sufficiente capacità. VOTO: 6
  • LUIGI – Muro: E’ il migliore inedito proposto finora dal cantante della squadra di Rudy Zerbi. La canzone ha in sè una carica ed un’esplosione di energia così rilevanti da riuscire a distinguersi avendo tutte le carte in regola per confermarsi finora uno tra gli inediti più riusciti ed incisivi (pochi) di questa annata del talent. VOTO: 7.5
  • CALMA – Routine: il pezzo ha in sè un DNA a metà tra il mondo pop e quello indie che si esprime anche in una bella vocalità calda, graffiata e coinvolgente. A frenarne l’esplosione è l’attitudine dello stesso interprete che sul palco è ancora frenato, non perfettamente a proprio agio e, a tratti, estraneo alla sua stessa canzone. VOTO: 5.5
  • CALMA – Le ragazze: La sensazione rimane quella di essere davanti ad un buon esecutore dotato di una vocalità interessante (soprattutto nelle note basse) ma sprovvisto, per ora, di una padronanza scenica ed una personalità artistica tale da riuscire a spiccare in mezzo a molte altre proposte. Calma canta bene ma non è riuscito nel corso di questo suo breve percorso a raccontare davvero di sè forse anche per colpa di un carattere troppo chiuso che, in un contesto televisivo, non è mai d’aiuto. VOTO: 5.5
  • SISSI, ALEX e AISHA – Dynamite: Oltre l’effetto musical di bassa lega che esce allo scoperto da questo genere di esibizioni in questo caso l’apparato canoro si rivela difficilmente amalgamabile. I tre vocalist vanno ciascuno per la propria strada non riuscendo a trovare la quadra e, anzi, perdendosi tra falsetti vari in un ritornello che non regge il peso della canzone. VOTO: 4
  • LDA – Vorrei: Minimalista ed essenziale in quest’esibizione il figlio d’arte che riscrive, come da sua abitudine, parte del testo di questo brano di Cesare Cremonini senza dare l’impressione di essere fuori luogo rispetto al contesto. Vince lavorando sul meno. VOTO: 6+
  • LUIGI – Un tempo piccolo: un bellissimo brano scritto da Franco Califano e ricantato anche da Mina viene qui riproposto da Luigi che qui mostra un lato diverso di sè e della propria musica. Essenziale, misurato e piacevole. VOTO: 6.5
  • ALEX – I won’t let you go: Che sia la miglior ugola al maschile di quest’annata è fuori discussione. Che il suo interpretare pop e privo di fronzoli ci ricordi la bellezza della musica d’amore più autentica sia un qualcosa di rasserenante è altrettanto veritiero. In quest’esibizione Alex da l’ennesima prova di tutto ciò e mette nuovamente sul piatto il suo talento. VOTO: 7
  • LUIGI – Concedimi / Destri / La genesi del tuo colore: torna ad affrontare delle ballad Luigi che, però, questa volta dimostrano la sua scarsa attinenza con questo genere di canzoni. Se l’esordio sul brano di Matteo Romano può risultare credibile è in quelli di Gazzelle e Irama che la voce di Luigi si trova a disagio come anche la sua interpretazione. Deludente. VOTO: 4.5
  • CRITYCAL – Concedimi / Destri / La genesi del tuo colore: Critycal ha evidenti problemi di canto e, malgrado la post-produzione che avrà sistemato qui e lì l’intonazione, il risultato è poco soddisfacente per un ragazzo che vuole fare il cantante. Rispetto al proprio competitor il risultato non è poi così disastroso. VOTO: 4
  • CRITYCAL e ALBE – Stay: finalmente a proprio agio su di un brano capace di rappresentarlo musicalmente Critycal tira fuori un’esibizione ben costruita tra il rispetto del brano originale e la riscrittura personalizzata di una strofa. Albe da un contributo più di supporto che di reale sostanza. Il feeling però c’è. VOTO: 6+
  • LDA – Una direzione giusta: Ancora una volta essenziale e misurato nella propria esibizione che, comunque, continua a rispettare la sua personalità artistica. Il suo lato migliore probabilmente deve ancora uscire allo scoperto ma per ora LDA sta facendo il proprio facendosi sempre trovare pronto senza mai strafare. VOTO: 6
  • ALBE – Giravolte: Tra gli inediti proposti finora è questo quello con maggior potenziale radiofonico e dal clima estivo. Il mood è quello giusto e Albe ha in sè quella leggerezza, spensieratezza e giovinezza tale da riuscire a proporre con credibilità una canzone simile. VOTO: 7
  • CRITYCAL – Le mie parole sono armi: è un bel pezzo questo inedito proposto da Critycal malgrado abbia in sè la forma-canzone ormai un po’ superata di un simil rap-pop. Il lato testuale è personale e curato, l’interpretazione è sentita ed il cantato in questo caso è preciso. VOTO: 6.5
  • CRITYCAL – Casa mia: più energico, spigliato e graffiato nella sua interpretazione questa volta Critycal mette nel cantare tutta la sua rabbia e la canzone ne trae beneficio avvicinandosi maggiormente al mondo dei pezzi più vicini al rap che al pop. VOTO: 6/7
  • CRITYCAL – La mia ragazze è magica: la scelta di Jovanotti sicuramente facilita Critycal nell’affrontare la prova del cantato dove la sua tecnica non è così sopraffina. L’inserimento delle sue barre si adatta bene al brano anche se non era così necessario vista la struttura già fluida della canzone. Ma oggi va di moda così… VOTO: 6
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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.