giovedì 21 Novembre 2024

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Amici 24, le pagelle degli inediti proposti domenica 3 novembre

Giro di boa per i cantanti di Amici 24: le nostre pagelle degli inediti proposti oggi, domenica 3 novembre, all’interno dell’appuntamento con il talent di Canale 5

Terminata la sesta puntata del pomeridiano di Amici 24, è tempo di analizzare ciò che abbiamo avuto modo di ascoltare. Ecco le nostre pagelle degli inediti proposti oggi domenica 3 novembre nella trasmissione di Canale 5.

Sei i cantanti che si sono esibiti con un proprio brano, tra cui spiccano: Vybes con “Standard”, Chiamamifaro con “Perché è”, Senza_Cri con “Madrid”, Diego Lazzari con “Il cielo viola”, Nicolò Filippucci con “Non mi dimentico” e Ilan Muccino con “Inverno”.

Amici 24, le pagelle degli inediti (3 novembre)

Chiamamifaro – “Perché”

Che Chiamamifaro sia brava, non avevamo dubbi, ma che decidesse di proporre un inedito così convincente all’inizio del suo percorso, non era affatto scontato. “Perchè” è il brano giusto per valorizzare l’originalità della timbrica della giovane artista bergamasca, che siamo curiosi di sentire anche in altre ambientazioni sonore e non soltanto in questa sua spiccata comfort zone. Bello anche l’altro inedito che aveva presentato in sfida quando è entrata, “Amarcord”, ma apprezzabile la scelta di voler far ascoltare subito anche altro. Voto 7

Diego Lazzari – “Il cielo è viola”

Diego sta crescendo e sta migliorando a livello vocale, la scuola di Amici sta servendo molto alla sua crescita. Quindi il ragazzo partiva sicuramente più indietro rispetto ad altri allievi, e nell’esecuzione dell’inedito viene maggiormente fuori, perché le cover sono un compito diverso, che puoi portare a termine in una settimana. Per risultare credibile e originale con un brano inedito anche se scritto di proprio pugno, ci vuole sicuramente più lavoro. Detto questo, “Il cielo è viola” è sicuramente un brano più a fuoco di “Vorrei chiamarti”, che Diego ha già avuto modo di presentare ad Amici. È sulla buona strada, ma c’è ancora da lavorare. Voto 6

Ilan Muccino – “Mezzocielo” 

Per il momento, Ilan sembra più convincente nelle cover, dove riesce a tirare fuori nel modo migliore la sua personalità in qualcosa di suo. L’interpretazione appare troppo carica al punto da ottenere l’effetto contrario, ovvero non riuscire a trasmette le sue emozioni, al contrario di quanto fatto ad esempio la scorsa settimana con “O forse sei tu” di Elisa. Ilan deve imparare a dosare di più la sua emotività e magari farsi aiutare a scegliere canzoni che rendano giustizia alla sua interessante timbrica. “Mezzocielo” sembra non farlo per niente. Voto 5

Nicolò Filippucci – “Non mi dimenticherò”

Non si può prescindere Nicolò dalla sua maturità vocale, per cui l’interpretazione rischia di sovrastare il brano, specie se parliamo di un inedito. Il ragazzo, invece, stupisce per essere riuscito a interpretare con delicatezza il brano, anteponendolo al suo comprovato talento. Ci vogliono esperienza e umiltà per arrivare a questa consapevolezza, per cui: doppiamente bravo. Nella sua semplicità, il pezzo funziona. Voto 6.5

Senza_Cri – “Madrid”

Già da questo primo assaggio, sembra che gli inediti siano il suo pane, al punto che siamo curiosi di vedere l’evoluzione che Senza_Cri avrà nel programma. Anche se siamo avvantaggiati dal fatto di aver già sentito “Madrid” in sfida due settimane fa, questa canzone rappresenta sicuramente un tassello in avanti rispetto a brani realizzati da lei in passato come “A me”, presentato a Sanremo Giovani 2021 o i pezzi contenuti all’interno del successivo Ep “Salto nel vuoto”. Interessante soprattutto il testo, che pur attingendo dal vocabolario della Gen Z, riesce a partorire immagini e metafore poetiche di tutto rispetto: “con te il silenzio fa rumore” su tutte. Decisamente un buon inizio. Voto 6.5

Vybes – “Standard”

Dovrebbe prestare più attenzione alle parole Vybes, a come le interpreta, ma anche e soprattutto a come le scandisce. Il pezzo è di buona fattura, forse il più radiofonico, anche se bisogna lavorare sulla performance intesa come interpretazione e non solo in movimenti su come tenere il palco. Per i live ci sarà tempo, per il momento gli inediti necessitano di un’esposizione più rigorosa e meno scenica, altrimenti si rischia di capire la metà delle cose che vengono dette. In altre parole, le canzoni bisogna saperle sia scrivere che eseguire, specie per chi non si limita a voler fare solo l’autore. Voto 6

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.