Amici 24, le pagelle della semifinale (10 maggio)

Nuovo atto del serale per Amici 24, seguiamo in diretta le esibizioni con le nostre pagelle in continuo aggiornamento della semifinale del popolare talent show di Canale 5
Questa sera, sabato 10 maggio, dal Teatro 8 degli studi Titanus Elios in Roma, prosegue la fase serale di Amici 24, celeberrimo programma ideato e condotto da Maria De Filippi. Di seguito le nostre pagelle della semifinale in onda, come sempre, in prima serata su Canale 5. Si tratta dell’ottava e penultima puntata, in vista del gran finale in scena domenica 18 maggio.
Tra sfide singole e performance corali, analizziamo insieme le esibizioni degli allievi di questa ventiquattresima edizione del talent show, concentrandoci naturalmente sulla musica. Ecco i nostri giudizi sui cantanti che, durante questo appuntamento, hanno proposto sia cover che i propri brani inediti.
Amici 24, le pagelle della semifinale (10 maggio)
Antonia – “Napule è”: Non poteva cominciare meglio la semifinale di Amici 24. A prescindere da come andranno a finire questa serata e la prossima, Antonia rimane una delle scoperte più belle di questa edizione, un talento unico e puro che merita di trovare la giusta strada in questa selvatica musica italiana. “Napule è” non l’ha semplicemente interpreta, l’ha fatta sua. Voto 8.5
Nicolò – “I’m so excited”: Devo ammettere che questa scelta è stata azzeccata, affatto scontata e giusta per il timbro di Nicolò, che restituisce nuova vita a questo bel pezzo del 1982 portato al successo dalle Pointer Sisters. Chapeaux. Voto 8
Nicolò + Trigno – “Proud Mary”: Altra assegnazione originale e ben ponderata. Qui torniamo ancora più indietro, nel 1968, rispolverando questa bella canzone scritta da John Fogerty e incisa per la prima volta dai Creedence Clearwater Revival. Poi l’ha rifatta il mondo, eppure Nicolò e Trigno riescono a restituirli ancora un tocco di originalità. Voto 7
Nicolò – “Mille giorni di te e di me”: Sarà una mia impressione ma Nicolò questa sera ha un po’ il freno a mano tirato. Quasi non lo riconosco. In un brano come questo avrebbe dovuto dare tutto se stesso, invece si tiene per l’acuto finale, e risulta piatto per buona parte dell’esecuzione. Da lui abbiamo sentito di meglio. Voto 6.5
Trigno – “Pastello bianco”: Il crescendo di Trigno è sicuramente più sorprendete e a tratti sconvolgente. E chi l’avrebbe mai detto arrivati fin qui. Voto 7
Trigno – “Mio fratello è figlio unico”: Rino Gaetano non si canta, si interpreta. Per farlo bisogna entrare in sintonia con la profondità e l’emotività dei suoi testi. Non basta ricalcare il graffiato, allargare le braccia e vagare a zonzo sul palco. Questa volta non ci siamo. Voto 5
Trigno – “Should I Stay or Should I Go”: Anche interpretare I Clush non è affatto uno scherzo, ma qui va leggermente meglio. Diciamo che Trigno se la porta a casa. Voto 6
Antonia – “Noi due nel mondo e nell’anima”: Per una ragazza classe 2005 interpretare un brano pubblicato 33 anni prima dai Pooh, vuol dire calarsi in un immaginario che non ha mai vissuto. Ma Antonia è una fuoriserie e se la porta a casa senza la benchè minima difficoltà. Voto 7.5
Nicolò – “Rolling in the Deep”: Altro pezzo perfettamente nelle sue corde, ma che Nicolò non riesce a performare come ci si aspetta da lui. Voto 6.5
Antonia – “Killing me softly”: Tutt’altro che un compitino, invece, la performance di Antonia, seppur nella sua semplicità, ti trasporta lontano lontano. Voto 7.5
Antonia – “New York New York”: Altra sfida impossibile per Antonia, interpretare questo pezzo senza risultare troppo filodisneyana o come la protagonista di un musical di Broadway. Possiamo dirlo? Una delle sue migliori prove qui dentro. Coinvolgente, carismatica e straordinariamente originale. Voto 8.5