“Amici” di Lucio Dalla: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Amici” di Lucio Dalla
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1996 con “Amici” di Lucio Dalla.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Amici” di Lucio Dalla
Ci sono canzoni che non hanno bisogno di grandi proclami per toccare il cuore. “Amici” di Lucio Dalla è una di queste. Un brano che racconta di un ricordo lontano con la consapevolezza/malinconia per un’epoca che non tornerà più. Pubblicata nel 1996 all’interno dell’album “Canzoni”, questa perla nascosta è in realtà una rivisitazione (con testo interamente riscritto) di “Tutto il male del mondo”, composto quasi trent’anni prima con Sergio Bardotti e Gianfranco Reverberi.
“Amici” si avvale di versi dotati di sfrontata innocenza, una purezza che appartiene solo a chi non ha ancora imparato a fare i conti con la realtà. Gli amici di cui canta Lucio sono tre, in un’età spensierata quanto cruciale. Ma è proprio dentro questa dolce spensieratezza che si insinua il primo germe del cambiamento. C’è una ragazza al centro della scena, una figura che destabilizza l’equilibrio del trio, che trasforma la semplicità in competizione, in confusione sentimentale. Ma sarà l’amicizia ad avere la meglio.
La ragazza che un tempo era il centro dell’attenzione dei tre, ora è solo un’ombra appartenente al passato, un nome senza volto, un ricordo sfocato. “Amici” è dunque una fotografia struggente della vita, un viaggio nei sentimenti che ci definiscono, un’istantanea di ciò che eravamo e che, in fondo, vorremmo ancora essere. C’è nostalgia, ma non disperazione, perché il ricordo di quei giorni, per quanto distante, rimane ricorrente. E oggi, 4 marzo, regaliamoci un po’ di tempo da trascorrere con Lucio Dalla, uno di quei tre amici, che ha saputo raccontare anche di noi pur non avendoci mai conosciuto.
Il testo di “Amici” di Lucio Dalla
Quando eravamo piccoli
Sempre fuori, pochi spiccioli
Sporchi duri e un po’ ridicoli eravamo noi amici
Gatti neri in mezzo ai vicoli
Baci rubati dietro agli angoli
Sempre insieme, indivisibili eravamo noi amici
Alle nove e mezza, sotto la sua porta
Lei alla finestra
Esco un’altra volta
Dai, domani è festa
Andiamo a camminare un po’
Su e giù al mare
Su e giù al mare
Quando eravamo piccoli
Strani, a volte incomprensibili
Quasi sempre innamorati tra di noi
Sognavamo ad occhi aperti e a cieli limpidi
Sogni estivi ed impossibili
Sopra a una panchina a Rimini
Tutti e tre amici
Mano nella mano, facciamo una scommessa
Chi sputa più lontano
Hai fatto una promessa
Lo sai che io ti amo?
Vabbè, chi se ne frega
Vuol bene a me, decide lei
Domani decidiamo, fai un’altra scommessa
Lo sai che io la amo?
Mi gira un po’ la testa
Però non ci perdiamo
E giù a dormire
Tutti e tre amici
Tutti e tre amici
Poi ci accorgevamo solo verso sera che era tardi
Perché quando era buio, era già tardi
Noi a casa non torniamo mai
Tutti e tre sul treno
Forse troppo stanchi per parlarci
Era troppo bello addormentarsi
Tutti e tre amici
Mano nella mano, guarda il cielo da lontano
Chissà cosa saremo tutti e tre domani
Domani ci vediamo sotto la tua porta
Ciao, lo sai che io ti amo?
Che palle, un’altra volta
Però non ci perdiamo
E poi a casa
Tutti e tre amici
Tutti e tre amici
Eravamo piccoli, ma veramente grandi, senza limiti
Davvero liberi come non lo siamo stati più
Ora che siam grandi, vedi in fondo come siamo piccoli
Divisi in mezzo a tanti e tutti simili
Adesso chissà dove è lei
Adesso dove è lei
Adesso
Compositori: Sergio Bardotti / Lucio Dalla / Gianfranco Reverberi
Testo di Amici © Universal Music Publishing Ricordi Srl., Pressing Line Ed. Mus. Srl.