Annalisa, il significato delle canzoni di “Ma io sono fuoco”

Annalisa

Nuova musica per Annalisa che, a partire da venerdì 10 ottobre, ha reso disponibile il nuovo album “Ma io sono fuoco”: scopriamo insieme il significato di tutte le canzoni

È disponibile in fisico e in digitale “Ma io sono fuoco”, il nuovo album di Annalisa, un progetto musicale dove il tema del tempo si unisce a quello del fuoco, simbolo di emozioni forti, trasformazioni interiori e affermazione di sé, declinato in varie forme attraverso tutti gli 11 brani che lo compongono. 

Il fuoco assume molteplici significati: passione, rabbia, cambiamento, resistenza, identità. Fuoco come scintilla creativa quindi, ma soprattutto come trasformazione. Annalisa usa un lessico diretto e collaborazioni significative per costruire un racconto coerente, emotivo e moderno. 

Le canzoni dell’album sono un‘insieme di brani in cui coesistono il pop contemporaneo e le sonorità anni ’80 con elementi elettronici di matrice internazionale, creando un sound nostalgico ma incredibilmente attuale. 

Il titolo dell’album suona come una risposta, ma anche come una dichiarazione di identità.  E anche la copertina, racconta molto di questo cammino. La tigre, infatti, rimanda direttamente alla metafora del tempo circolare del filosofo Jorge Luis Borges, così come il titolo dell’album e i colori: il tempo è un fiume, è una tigre, è un fuoco, e ci trascina, divora, consuma, così come anche noi facciamo con lui, o ci imponiamo di fare. 

Torniamo in qualche modo quindi anche al vortice, quello della vita, dove ci ritroviamo a girare, ma in questo viaggio non c’è nulla di puramente passivo, c’è anzi un equilibrio tra accadimenti e opportunità, e il titolo dell’album, “Ma io sono fuoco”, si inserisce proprio in questa linea di pensiero. 

Con questa affermazione, Annalisa rivendica la propria appartenenza a quella forza inesorabile del tempo che brucia e trasforma, reagisce, distrugge per evolvere. 

Annalisa, il significato delle canzoni di “Ma io sono fuoco”

Il titolo dell’album, che suona come una risposta, ma anche come una dichiarazione di identità: “Quando è tutto da rifare, io mi posso trasformare, pensi che mi faccia male, ma io sono fuoco”.

Fuoco come scintilla creativa quindi, ma soprattutto come trasformazione. E anche la copertina racconta molto di questo cammino. La tigre, infatti, rimanda direttamente alla metafora del tempo circolare del filosofo Jorge Luis Borges, così come il titolo dell’album e i colori: il tempo è un fiume, è una tigre, è un fuoco, e ci trascina, divora, consuma, così come anche noi facciamo con lui, o ci imponiamo di fare.

Torniamo in qualche modo quindi anche al vortice, quello della vita, dove ci ritroviamo a girare, ma in questo viaggio non c’è nulla di puramente passivo, c’è anzi un equilibrio tra accadimenti e opportunità, e il titolo dell’album, “Ma io sono fuoco”, si inserisce proprio in questa linea di pensiero.

Con questa affermazione, Annalisa rivendica la propria appartenenza a quella forza inesorabile del tempo che brucia e trasforma, reagisce, distrugge per evolvere.

Sulla scia di “Maschio” che ha dato il via al nuovo percorso artistico, e del suo precedente lavoro, nell’album coesistono il pop contemporaneo con le sonorità anni ’80 con elementi elettronici di matrice internazionale, creando un sound nostalgico ma incredibilmente attuale.

  1. DIPENDE 

testo e musica di Annalisa Scarrone, Paolo Antonacci, Davide Simonetta, musica di Giampiero Gentile, Placido Salamone

È una delle canzoni più energiche di questo progetto, e il fatto che sia la traccia di apertura è un modo per far arrivare subito all’ascoltatore il fuoco, inteso come tumulto interiore, impetuosità, rabbia. Anche dal punto di vista sonoro è molto rappresentativo di tutto l’album, mantenendo un forte riferimento sintetico anni ‘80 che si sovrappone però a elementi più caldi e suonati. 

2. PIAZZA SAN MARCO feat. Marco Mengoni 

testo e musica di Annalisa Scarrone, Marco Mengoni, Davide Simonetta, Alessandro Raina

Qui il fuoco in parte si addolcisce, e senza perdere la sua forza, prende per un attimo la forma della malinconia. 

3. DELUSA 

testo e musica di Annalisa Scarrone, Paolo Antonacci, Davide Simonetta

Elaborare una delusione davanti al mondo, senza vergognarsi di ammettere che le cose non sono andate come avremmo voluto. Questo è ciò che si propone di fare questo brano, che non si sofferma mai sulla delusione stessa ma rappresenta la forza della reazione. Dal punto di vista sonoro la forza va di pari passo con le chitarre, distorte, arrabbiate, ma amalgamante perfettamente con l’anima electropop di questo brano.

4. ESIBIZIONISTA 

testo e musica di Annalisa Scarrone, Paolo Antonacci, Davide Simonetta

Il fuoco qui diventa ironia pungente, disincanto scanzonato, per un brano simbolo di questo racconto che qui aggiunge per la prima volta quel sapore vintage lessicale che tornerà anche in Maschio. 

5. MASCHIO

testo e musica di Annalisa Scarrone, Paolo Antonacci, Davide Simonetta

È il primo singolo di questo album, un lavoro che fonde stilemi lessicali anni ‘70 e ‘80 con sonorità ultra moderne, un equilibrio tra nostalgia narrativa di radice italiana e sound design internazionale, nel solco dell’identità elettronica della cantautrice. Il risultato è un brano energico, potente, misterioso.  

6. AVVELENATA feat Paolo Santo 

testo e musica di Annalisa Scarrone, Paolo Antonacci, Davide Simonetta, Alessandro Raina, musica di Placido Salamone

In questo caso il fuoco è già nel titolo: avvelenata dalle bugie, volontarie o meno, dalle cattive abitudini, ma soprattutto dalle aspettative, in qualche modo sempre da riadattare alla realtà. Le voci di Annalisa e Paolo Santo raccontano due punti di vista diversi e complementari di questo fragile equilibrio mentre le loro voci si legano e si confondono fino quasi a diventare una. Il risultato è un brano scanzonato, sincero, reale e surreale al tempo stesso. 

7. EMANUELA 

testo e musica di Annalisa Scarrone, Paolo Antonacci, Davide Simonetta

Sullo sfondo delle peculiari sfaccettature e personalità osservabili in una discoteca affollata si consuma un episodio emotivo meno divertente, vissuto da una prospettiva insolita. Chi ascolta è trasportato in questa sorta di set cinematografico da una narrazione piena di ironia ma anche pungenti verità. 

8. CHIODI 

testo e musica di Annalisa Scarrone, Davide Simonetta, Alessandro Raina

Il fuoco qui è amore, come una corda tesa in equilibrio tra ciò che ci fa sentire amplificati, potenziati, e ciò che ci mette continuamente alla prova. 

9. IO SONO 

testo e musica di Annalisa Scarrone, Alessandro Raina, Paolo Antonacci, Davide Simonetta

Anche qui si mettono a nudo con ironia miserie nobiltà dei nostri giorni, e la conseguente esigenza di sospendere la realtà, silenziare i pensieri ballandoci sopra e dimenticarli, per un tempo non specificato, affermando la propria identità in maniera ancora più forte, quasi tribale. 

10. AMICA

testo e musica di Annalisa Scarrone, Paolo Antonacci, Davide Simonetta, musica di Julien Boverod

11. Outro di amica – UNA TIGRE SUL LETTO CONTINUA A PARLARMI

testo e musica di Annalisa Scarrone, Paolo Antonacci, Davide Simonetta

Possiamo dire che questa è una delle canzoni simbolo di questo progetto, in cui il racconto si fa reale e crudo fino all’estremo, senza sconti, senza metafore. È il fuoco che diventa reazione, capacità di evolvere, trasformarsi, anche nei momenti in cui sembra affievolirsi, sta solo diventando qualcos’altro. È divisa in due parti, come una storia che inizia e finisce, e dopo si trasforma, proprio come raccontato dalla voce di Annalisa. C’è il tempo che passa veloce ma che in qualche modo ritorna e ci siamo noi che lo rincorriamo e lo divoriamo mentre lui fa lo stesso con noi. 

Scritto da Redazione RM
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