mercoledì, Aprile 24, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

Arisa racconta la visceralità dell’amore in “Ortica” – RECENSIONE

Recensione del nuovo singolo da cantautrice dopo l’esperienza sanremese

Che Arisa fosse un’interprete viscerale e, in un certo senso, “terrena” non c’era mai stato molto modo di scoprirlo. Ortica, il nuovo singolo che arriva dopo la positiva esperienza sanremese con la celeste Potevi fare di più, ne offre, forse per la prima volta, una prova inoppugnabile. E così, all’interprete eterea dalla voce angelica si affianca una visione più concreta, quotidiana e “sporca” non solo della cantante potentina ma anche, e soprattutto, della sua musica.

Tutto questo dipenderà magari dalla scelta di Arisa di tornare a proporsi come cantautrice per brano così particolare come ‘Ortica’ oppure, ancor più verosimilmente, dall’idea di farlo adottando il dialetto napoletano per gran parte del testo. Una scelta particolare e, da un certo punto di vista, in controtendenza rispetto alle spinte artistiche attuali. Spinte che, sempre più, vanno a prevedere un calcolo centellinato per l’ampliamento della platea di riferimento. Radio e grande pubblico, quindi, si collocano per certi versi all’antipodo della localizzazione di una lingua dialettale e di un racconto così personale e viscerale come quello intrapreso in questo caso. ‘Ortica’, però, ha il merito di saper concedere ad Arisa il privilegio di raccontare nuovamente d’amore e, si sa, nulla è più universale e condivisibile del sentimento del cuore.

Nella doppia versione d’arrangiamento, curate da Adriano Pennino e Jason Rooney, emerge tutta la forza di un suono capace di raccontare lo spirito partenopeo della dimensione testuale ma anche l’attualità di un cantato che vive, in questo senso, di commistioni. Arisa per la sua ‘Ortica’ canta come sempre da usignolo e lo fa non collocandosi in antitesi con quella visceralità sopracitata. Non perde la sua caratteristica dimensione angelica pur confrontandosi con la musica più “terrena” che ci sia, quella che usa la lingua del cuore e, ancor più, del parlato di tutti i giorni.

Una donna ferita ma orgogliosa si trova, dunque, a fare i conti con un uomo che ha detto, una volta per tutte, la parola “addio”. Tra le lacrime la certezza che emerge è quella che “sto cor l’hai rubat’ tu”. E così, quella stessa donna arriva, prima o poi, a fare i conti con sè stessa capendo che, in realtà, ciò che ha nel cuore “o sacc’ sul ij”. Come sempre, d’altronde, la vita ci appartiene come a nessun altro.

Acquista qui il brano |

Ortica | Testo

Pecché m’hai ritt si
Salenn a casa mia
Pecché m’hai ritt “amore ti vorrò per sempre, sul a te per sempre”
E poi sei andato via

Riciv “vita mia”
Ma solamente adesso so che er’ tutt’ bugie
E c’aggia crer ch’è finita e punto, come passa un mal di testa
Fors stev sul ij

Pur’ stanott’ chiur a chiav’ tutt’ e port’
Ca nisciun m’adda senter chiagnere p’ te
Facc a content si cu ess pass o tiemp
Te fa vivere o è pesante
Comm’e ritt a me

Sorridi, non ridere, parla e taci
Amore bello, quanto mi piaci
Se solo quando voglio mi baci
Dimme, mi hai detto torno a casa a fatica
Pensav’ fuss sulo na sfida
Trattata come fossi un’ortica
E poi nun t’aggia visto chiù
Sto cor l’hai rubat’ tu

E mo nun so chiù ij
Vuless sol dorm’ p scurdarm e chist’ addio
Ma sciacq’ a facc’ ‘nnànti o specch’
E dico ‘è tutto apposto ma ind o core che teng o sacc’ sul ij

Pur’ stanott’ agg sbarrat’ tutt’ e port’
Ca nisciun m’adda senter chiagnere p’ te

Sorridi, non ridere, parla e taci
Amore bello, quanto mi piaci
Se solo quando voglio mi baci
Dimme, mi hai detto torno a casa a fatica
Pensav’ fuss sulo na sfida
Trattata come fossi un’ortica
E poi nun t’aggia visto chiù
Sto cor l’hai rubat’ tu

Dimme, mi hai detto torno a casa a fatica
Pensav’ fuss sulo na sfida
Trattata come fossi un’ortica
E poi nun t’aggia visto chiù
Sto cor l’hai rubat’ tu
E poi nun t’aggia visto chiù

The following two tabs change content below.

Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.