giovedì 10 Ottobre 2024

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Asia Argento: “Vorrei tornare ad X Factor e riappropriarmi della mia vita”

L’attrice romana rompe il silenzio e racconta la sua verità ospite a “Non è l’Arena” di Massimo Giletti

«Vorrei tornare ad X Factor e riappropriarmi della mia vita», queste le parole di Asia Argento, rilasciate nel corso dell’intervista andata in onda ieri sera, domenica 30 settembre, nel programma “Non è l’Arena” di Massimo Giletti su La7. E’ trascorso un mese e mezzo dal giorno in cui il New York Times ha lanciato lo scandalo, da allora tanto si è detto ma poco si è realmente fatto per cercare di comprendere con razionalità l’intera vicenda, in particolare l’impatto psicologico che può generare una situazione del genere. L’opinione pubblica si è inizialmente scagliata contro di lei, per poi cambiare parere dopo la messa in onda delle prime audizioni del talent show, durante le quali ha dato sfoggio delle proprie competenze musicali, a dimostrazione di quanto la mente umana sia estremamente volubile e possa voltare bandiera con estrema facilità.

A suo sostengo sono arrivate le parole dei colleghi giudici, tra cui Mara Maionchi che ha twittato per lei un cuore con scritto “Ti aspettiamo”, Manuel Agnelli sin dalla conferenza stampa dello scorso 5 settembre si è speso in favore della sua non colpevolezza, mentre Fedez in un’ospitata radiofonica a RTL.102 5 ha affermato: «Quando la produzione e Asia hanno scelto di comune accordo di non proseguire l’avventura di X Factor, lo hanno fatto per tutelare lo svolgimento della gara e i concorrenti stessi, surclassando il rischio che per l’intera edizione non si parlasse d’altro, mettendo in ombra il talento dei ragazzi e il reale scopo della trasmissione. Ad oggi la situazione è cambiata radicalmente, secondo me la gente si è anche stufata di questa storia, iniziando a valutare la sua competenza in quanto giudice».

Al di là del caso mediatico, della gravità delle accuse e delle ragioni che vertono attorno alla propria difesa, le parole del rapper milanese dovrebbero farci riflettere, perché la giustizia ordinaria farà il suo corso, ma i giovani partecipanti del talent non hanno alcuna responsabilità. Siamo sicuri che la scelta di destituire la Argento dal suo ruolo vada davvero a loro favore? A prescindere da come siano andate realmente le cose, soprattutto adesso che la percezione del pubblico si è ammorbidita e la stessa Asia chiede di poter tornare. A tre settimane dall’inizio dei live show non c’è ancora il nome del suo sostituto, questo sfavorisce e penalizza i concorrenti che non hanno la possibilità di prepararsi e confrontarsi con il proprio coach, a differenza degli altri team. Chiunque prendesse in corsa il suo posto, ormai, non avrebbe il tempo materiale per poter fare un buon lavoro. Questo articolo non si schiera dalla parte di nessuno, se non della musica e del talento, le uniche “vittime sacrificali” di un caso che dovrebbe trovare il giusto spazio nelle aule dei tribunali e non nei salotti televisivi o, peggio ancora, sulle bacheche dei social network.

«Con un solo paragrafo, il giornalismo può rovinare la vita di una persona – ha concluso l’intervista tra le lacrime Asia – dopo tutte le batoste della vita ho imparato ad essere pacata. Il sostegno delle persone, in questo momento terribile, è stato fondamentale per aiutarmi ad andare avanti. Vorrei ritornare ad X Factor, riappropriarmi della mia vita, tornare a fare il mio lavoro perché mi ha tenuto in vita dopo la morte di Anthony (suo ex compagno, ndr), perché i miei figli sono fieri di me, perché l’Italia mi vuole e perché me lo merito non avendo fatto niente di quello per cui vengo accusata». Parole che hanno un peso molto importante, soprattutto in queste ore decisive per i vertici di Sky Italia e di FremantleMedia, che stanno vagliando l’ipotesi di un suo reintegro dietro il bancone di X Factor. Lasciamo le accuse, le indagini, i processi e le sentenze a chi ha il dovere di occuparsene, limitiamoci a giudicare la sua preparazione e l’idoneità a ricoprire un ruolo che, stando a quanto abbiamo potuto apprendere dalle puntate andate in onda, sembra essere fatto su misura per lei.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.