“Baciami” di Paolo Meneguzzi: te la ricordi questa?

Baciami Paolo Meneguzzi

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Baciami” di Paolo Meneguzzi

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2004 con “Baciami” di Paolo Meneguzzi.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Baciami” di Paolo Meneguzzi

Nel 2004, reduce dal buon riscontro sanremese di “Guardami negli occhi (prego)”, Paolo Meneguzzi pubblica “Baciami”, secondo singolo tratto dalla ristampa dell’album “Lei è”. Il testo è un’esplosione di urgenza emotiva: l’io narrante chiede conferme, baci, dichiarazioni, attenzioni. La ripetizione insistita del verbo “giurami” non è casuale: Meneguzzi dà voce a chi ha paura di essere preso in giro, a chi non vuole vivere un amore a metà.

Musicalmente, “Baciami” è costruita con sonorità pop radiofoniche, con un ritmo pulsante che accompagna il crescendo emotivo del testo. Le strofe evocano tramonti, corpi che si sfiorano, estati che sembrano eterne. La ripetitività del testo, quasi ossessiva, diventa una scelta stilistica consapevole, perfetta per restare impressa e per essere cantata a squarciagola.

Il testo di “Baciami” di Paolo Meneguzzi

Due occhi, due rose
parole silenziose
due labbra, due fuochi
non mi lasciare mai
promesse rubate
nel gioco dell’estate
l’errore, l’amore sei

Giurami
che mi ami davvero
giurami
perché io non ci credo
guardami
non lo vedi che fremo
mi ami si, o no?
giurami
che non sono per gioco
giurami
che non resti per poco
baciami
non trattarmi da amico
mi ami o no?

baciami…
sono qui, baciami
baciami…
baciami…

Due covi, due ali
la vita nelle mani
due voci, due sguardi
non mi tradire mai
balliamo vicini
prima che sia domani
l’estate, l’amore sei

Giurami
che mi ami davvero
giurami
perché io non ci credo
guardami
non lo vedi che fremo
mi ami si, o no?
giurami
che non sono per gioco
giurami
che non resti per poco
baciami
non trattarmi da amico
mi ami o no?

baciami…
sono qui …
sono qui, baciami
baciami…
baciami…

Giurami
che mi ami davvero
giurami
perché io non ci credo
guardami
non lo vedi che fremo
mi ami si, o no?
giurami
che non sono per gioco
giurami
che non resti per poco
baciami
non trattarmi da amico
mi ami o no?

baciami…
sono qui…
sono qui, baciami
baciami…
baciami…

Scritto da Nico Donvito
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