Omaggio alle voci femminili e alle signore della canzone, autentiche icone di fascino e bellezza che hanno scritto pagine di storia. A cura di Marco Fioravanti
La domenica è l’unico giorno il cui nome è di genere femminile, per questo motivo non potevamo che dedicarlo alle donne che hanno fatto grande la nostra canzone, celebrandone il talento, il coraggio e l’unicità.
In ogni puntata di “Beato tra le Donne”, Marco Fioravanti ci accompagna alla scoperta e riscoperta delle più grandi protagoniste della scena musicale italiana e non. Attraverso un racconto appassionato e ricco di dettagli, si ripercorrono le carriere straordinarie di queste voci femminili che hanno segnato la storia della musica. L’appuntamento di oggi è dedicato ad Anna Oxa.
Irraggiungibile, inarrivabile Anna Oxa
Fin da suo esordio al Sanremo del 1978 appena sedicenne, si era capito che Anna Oxa fosse una cantante di razza. Voce splendida, look indimenticabili, carattere difficile, alti e bassi non sempre amministrati efficacemente, ad ogni ritorno sul palco era un evento. Una diva insomma!
Non è di sicuro un personaggio semplice. Non è forse solo una straordinaria cantante, non è solo la presentatrice simpaticissima del “Fantastico 88” con Montesano, nemmeno la bellissima vincitrice di Sanremo 89 con Fausto Leali e da sola nel 1999, non è sempre la brava autrice del cd “Ho un sogno”. Ma nemmeno l’eterna arrabbiata di “Ballando con le stelle” o l’impassibile giudice di “Amici” e tantomeno la predicatrice che regala massime di spunto ambientalista all’acqua di rose e dettami di comportamento a volte incomprensibili. Anna Oxa è ed era tutte queste cose e forse anche molto altro.
Nata a Bari, figlia di un albanese e di un’italiana. Il suo vero cognome è Hoxha. Il debutto fu subito “rumoroso”. Un brano splendido come “Un’emozione da poco”, di Fossati-Guglielminetti ed un look creato ad hoc da Ivan Cattaneo, la impongono subito all’attenzione dei media e del pubblico. La canzone arriva seconda al Festival, sbanca nelle classifiche e Oxa è la cantante del momento, culminato con la partecipazione al Festivalbar con la provocante “Fatelo con me” e il primo di tanti Telegatti.
Negli anni successivi il successo così travolgente del 1978 purtroppo si attenua progressivamente. Qualche canzone di buon successo, “Il Pagliaccio azzurro”, “Controllo totale”, addirittura un film nel 1979 “Maschio, Femmina, fiore, frutto”, un musicarello in cui interpreta il doppio ruolo di due gemelli, maschio e femmina, alla ricerca del successo.
Nel 1982 però arriva l’ennesima svolta; la produzione passa nelle mani di Mario Lavezzi, Anna Oxa si presenta a Sanremo bionda con “Io no”. La nuova immagine e il cambio di genere convince ed una nuova strada viene intrapresa dalla cantante barese.
Il Festival di Sanremo diventa la seconda casa della Oxa, collezionando ad oggi ben 15 partecipazioni, due vittorie e due secondi posti.
L’estate del 1983 la vede tra le protagoniste del Festivalbar con “Senza di me”, a Sanremo 84 presenta “Non scendo” e vince poi Azzurro 84 con “Eclissi totale”. Ancora Sanremo 85 con la sofisticata “A lei” e tutto il nuovo disco chiamato “Oxa”, scritto per le musiche da Mauro Paoluzzi e per i testi da Roberto Vecchioni. Mitico rimane il look del periodo, biondissima con i capelli corti e le tutine colorate aderentissime.
Ancora Sanremo nel 1986 con “E’ tutto un attimo”, che conferma le sue straordinarie doti vocali. Due anni di pausa e dal 1988 inizia un’altra porzione della carriera di Anna, a Sanremo 88 con la splendida “Quando nasce un amore”. Terminata la collaborazione con Lavezzi, si passa a Adelio Cogliati e Piero Cassano, che sfocia nel bel disco “Pensami per te”, dove nella scrittura di un brano contribuisce anche Massimiliano Pani, figlio di Mina. Nel disco è presente uno dei brani più famosi della sua carriera, “Oltre la montagna”.
Nell’autunno dello stesso anno Enrico Montesano alla guida dell’annuale edizione di “Fantastico” vuole al suo fianco proprio la Oxa. E’ un trionfo! Record di ascolti, record di biglietti della lotteria venduti e successo personale di Anna Oxa come personaggio televisivo. Canta, presenta, recita negli sketch con Montesano, fa le imitazioni dei personaggi più conosciuti, un successo a 360’.
Sull’onda dell’affermazione televisiva viene pubblicata una raccolta di successi, “Fantastica Oxa”, che arriverà nella Top Ten dei dischi più venduti. All’interno la sua versione di “Caruso” di Lucio Dalla che entrerà di diritto nel suo repertorio.
Sulla scia del grande successo, Oxa si presenta a Sanremo 1989, in coppia con Fausto Leali, praticamente da vincitrice ed il brano presentato “Ti lascerò” ovviamente trionfa.
Al successivo Eurovision Song Contest Anna Oxa e Fausto Leali canteranno “Avrei voluto”, che sarà inserito nell’album “Tutti i brividi del mondo”, che uscirà ad inizio estate e rimarrà negli annali come uno dei suoi migliori lavori. Sarà uno dei dischi più venduti dell’anno e ricordato da tutti per le tante belle canzoni contenute, nate dalla nuova collaborazione di Anna con i New Trolls, il cui batterista e cantante Gianni Belleno sarà il suo nuovo compagno e padre dei suoi due figli, Francesca e Qasim.
Non è nei suoi piani fare un altro Festival, ma una serie di coincidenze la mettono in condizione di tornarci; è in uscita il disco doppio che testimonia la trionfale tournée con i New Trolls e il forfait all’ultimo momento di Patty Pravo per problemi con il testo della canzone. Si tratta di “Donna con te”, che Anna accetta di cantare, classificandosi al 4° posto. Sarà un buon successo e verrà inserito nel disco “Live con i New Trolls”.
Negli anni ’90 la produzione discografica di Anna Oxa è caratterizzata da album di buon livello, come “Di questa vita” e “Anna non si lascia” e da due album di cover di gran prestigio, “Cantautori” e “Canta autori 2”. Il decennio si chiude con la vittoria inaspettata al Festival con “Senza pietà”, un look centratissimo curato da Tom Ford per Gucci e la versione spagnola del disco, rappresentata dal singolo “Camminando, camminando”, in coppia con il cantante portoricano Chayanne. I testi del 33 giri sono scritti da Alberto Salerno. Si conclude con questo disco il sodalizio artistico e sentimentale con Gianni Belleno.
Nel nuovo millennio Anna pubblicherà dei dischi completamente diversi uno dall’altro; “L’eterno movimento” nel 2001, ancora a Sanremo, con atmosfere newage. “Cambierò” al Festival del 2003 è tratto dal disco “Ho un sogno”, dove debutta come cantautrice e vince il premio Lunezia per i migliori testi . Nel 2006 è di nuovo all’Ariston il con “Processo a me stessa”, con il testo di Pasquale Panella, brano che non viene apprezzato dalle giurie e che subisce l’eliminazione
Nel 2010 torna al successo con l’album “Proxima”, che arriva fino al 2° posto in classifica e dove ritorna, dopo più di trent’anni, a collaborare con Ivano Fossati nel brano “Tutto l’amore intorno”. La si vede anche a Sanremo nel 2011 con “La mia anima d’uomo”.
Ultimo Festival è quello del 2023, con “Sali (canto dell’anima)”, seguito da una breve tournée che la riconferma comunque uno straordinario animale da palcoscenico.
Anna Oxa è un’artista irraggiungibile, inarrivabile, come detto all’inizio. Una protagonista della musica italiana che ha seguito una sua evoluzione, a volte spiazzando. Ci sono stati momenti in cui ha messo d’accordo tutti e altri in cui ha diviso l’opinione pubblica, la critica e, in alcuni casi, anche il suo stesso pubblico. Forse è accaduto nel momento in cui si è resa conto di dover piacere in primis a se stessa, e di essere arrivata a un livello di consapevolezza tale da dire: “chi mi ama mi segua”. Più che per spocchia, probabilmente, per l’esatto contrario.
Al di là dei gusti personali, bisogna riconoscerle un certo coraggio, inedito per i tempi per corrono. Anche quando non riusciamo a comprenderne le mosse, Anna Oxa ha portato avanti la propria evoluzione e ne ha fatto un atto artistico.
Marco Fioravanti
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