Omaggio alle voci femminili e alle signore della canzone, autentiche icone di fascino e bellezza che hanno scritto pagine di storia. A cura di Marco Fioravanti
La domenica è l’unico giorno il cui nome è di genere femminile, per questo motivo non potevamo che dedicarlo alle donne che hanno fatto grande la nostra canzone, celebrandone il talento, il coraggio e l’unicità.
In ogni puntata di “Beato tra le Donne”, Marco Fioravanti ci accompagna alla scoperta e riscoperta delle più grandi protagoniste della scena musicale italiana e non. Attraverso un racconto appassionato e ricco di dettagli, si ripercorrono le carriere straordinarie di queste voci femminili che hanno segnato la storia della musica. L’appuntamento di oggi è dedicato ad Antonella Ruggiero.
Antonella Ruggiero, una voce libera e importante
Ha da qualche giorno compiuto gli anni, il 15 novembre, una tra le cantanti migliori e conosciute degli ultimi 50 anni di musica leggera italiana, Antonella Ruggiero.
Dotata di una potenza e di una caratteristica vocale unica nel suo genere, passa tranquillamente dalla musica pop alla lirica, dal jazz alla musica sacra. È un soprano leggero ed ha molto studiato per migliorare ed affinare la sua tecnica.
Nasce artisticamente nel 1974 come co-fondatrice del gruppo genovese dei Matia Bazar, con cui intraprese un fortunatissimo sodalizio musicale ed artistico con nomi storici come Carlo “Bimbo” Marrale, Aldo Stellita, Piero Cassano e Giancarlo Golzi.
Negli anni successivi, con tutti i membri dei Matia Bazar, Antonella scriverà e canterà brani indimenticabili, come “Stasera che sera”, “Solo tu”, “Mister Mandarino”, “Il tempo del sole”, “Tu semplicità”, “Per un’ora d’amore”, “C’è tutto un mondo intorno”, “Cavallo Bianco”, “Fantasia”, “Vacanze Romane”, “Elettrochoc”, “Souvenir”, “Ti sento”, “La prima stella della sera”, “Noi”, “Sei tu”, “Winnie”. Una serie di successi grandiosi, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Molte di queste canzoni hanno avuto versioni in spagnolo, in inglese, dove Antonella ha dato sempre sfoggio delle sue indiscusse abilità canore. Nel 2023 “Ti sento” è stata rimixata in chiave dance da Bob Sinclar e nel 2024 il dj Zio Peter ne ha prodotto un ulteriore remix con la versione dance del brano che venne registrato negli anni ‘80 da Irene Cara.
Nel 1989 il sodalizio artistico con il gruppo si interromperà, lasciando i Matia Bazar alla perenne ricerca di una degna sostituta e Antonella nella sua continua evoluzione musicale ed artistica. Mano a mano molti dei fondatori lasciarono il gruppo e del nucleo originale ormai non è rimasto nessuno. Nel 1996 la Ruggiero pubblicò da solista l’album “Libera” e nel 1997 “Registrazioni moderne”, dove ricantava con gruppi rock come i Timoria, i Subsonica o la Banca Osiris, i vecchi successi dei Matia Bazar.
Tornò anche al Festival di Sanremo, che vinse con i Matia nel 1978 con “…E dirsi ciao”, un brano però presto dimenticato dal repertorio del gruppo. Partecipò alla gara da solista ben sei volte, nel 1998 con la bellissima “Amore lontanissimo”, nel 1999 con “Non ti dimentico”, nel 2003 con “Di un amore”, nel 2005 con “Echi d’infinito”, nel l 2007 con “Canzone fra le guerre” e nel 2014 con “Da lontano”.
Nel 2018 Antonella Ruggiero costruisce un disco con ben 115 canzoni, “Quando facevo la cantante 1996-2018”, con brani sia dal vivo che in studio. Sono canzoni dalle provenienze più diverse, dal tango alla canzone popolare, dal repertorio dei Matia Bazar o dalla canzone d’autore italiana. Un compendio di tutti i brani cantati dalla Ruggiero in ventidue anni di attività, dal 1996 al 2018, in cui la cantante ha affrontato diverse sfide, dal canto lirico al canto sacro, dal canto jazz alla musica pop. Il lavoro è un cofanetto con sei cd divisi in sei gruppi eterogenei: La canzone dialettale, Le mie canzoni, La canzone d’autore, Canzoni dal mondo, Il sacro e il classico, Le stranezze.
Un altro esperimento molto particolare è quello che ha visto la luce proprio quest’anno, il 21 marzo 2024, e cioè “Altrevie”. Antonella Ruggiero e il marito Roberto Colombo, produttore e arrangiatore che iniziò la collaborazione con Antonella fin dai tempi dei Matia, hanno ripreso in mano il primo disco da solista della Ruggiero, “Libera”. Hanno utilizzato le tracce audio del disco e con la tecnica del “nastro al contrario” hanno riregistrato la voce rileggendola al contrario, abbinandole a nuove musiche. Il cantato di Antonella, a questo punto assolutamente incomprensibile, viene poi tagliato a spezzoni e utilizzato con sonorità elettroniche, come fosse una lingua nuova ed inventata. Un esperimento molto originale ed impegnativo, che rappresenta al meglio la ricerca artistica e compositiva che ha caratterizzato tutta la carriera della Ruggiero.
Una voce ed un’artista sofisticata che negli ultimi anni si è un po’ tenuta lontana dalla musica cosiddetta “popolare”, creandosi un’allure del tutto esclusiva e quasi irraggiungibile, ma è proprio questa la cifra che l’ha sempre resa unica e diversa da tutte le altre.
Marco Fioravanti
Ultimi post di Marco Fioravanti (vedi tutti)
- Beato tra le donne: ritratto di Antonella Ruggiero - 17 Novembre 2024
- Beato tra le donne: ritratto di Anna Oxa - 10 Novembre 2024
- Beato tra le donne: ritratto di Irene Fargo - 3 Novembre 2024
- Beato tra le donne: ritratto di Patty Pravo - 27 Ottobre 2024
- Beato tra le donne: ritratto di Angela Brambati, la “Brunetta” dei Ricchi e Poveri - 20 Ottobre 2024