venerdì 22 Novembre 2024

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“Magnifico difetto”, per Benji & Fede la bellezza sta nell’imperfezione – RECENSIONE

Disponibile da venerdì 20 dicembre il nuovo singolo del duo modenese, intitolato “Magnifico difetto

Reduci dal successo estivo di Dove e quando, e dal successivo singolo Sale in duetto con Shari (qui la nostra recente intervista), per Federico Rossi e Benjamin Mascolo, alias Benji & Fede, è tempo di lanciare un nuovo estratto dal loro quarto album in studio Good vibes, pubblicato lo scorso 18 ottobre. Si intitola “Magnifico difetto” il brano scelto ad accompagnarci in questo neoarrivato inverno musicale, una romantica ballad che denota consapevolezza e maturità, nonostante la loro giovanissima età. Perfettamente a loro agio sia in riva al mare che sulle Dolomiti, i due artisti riescono a risultare convincenti sia in tenuta sportiva che in abito elegante, sinonimo di una credibilità macinata a suon di hit e di canzoni che convincano un pubblico sempre più trasversale.

Orecchiabilità, profondità e leggerezza, “Magnifico difetto” è il pezzo da novanta del loro ultimo album, un brano ben strutturato e gradevole sin dal primo ascolto, il risultato di un’emancipazione artistica che promette in futuro nuove sorprese. In tal senso, Benji & Fede hanno imparato in breve tempo l’arte del reinventarsi senza tradire le aspettative della propria fandom, una labile e sottile linea che separa la credibilità dall’artificialità, da ciò che non risulta spontaneo e genuino. Questo è positivo perché, soprattutto per il pubblico più giovane, vengono sempre più spesso confezionati prodotti su misura in laboratorio, è sempre più raro trovare un certo tipo di creatività e una certa educata ispirazione.

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Magnifico difetto | Video

Magnifico difetto | Testo

Sarà l’atmosfera
il caldo o la sera
la voglia di dirsi parole scontate
sarà un’altra scusa
a fermare il tempo
a darci ancora un momento
sarà colpa mia
o forse anche tua
prometterci niente, mantenendo tutto
e non chiedere scusa
l’amore è sempre una prova

Oh panico, panico, panico quando mi guardi
salto, mi giro e ripasso senza fermarti
oh-oh-oh panico, panico, panico quando riparti
e non so cosa fare se non ci sei
e non so cosa fare se non ci sei

Perché noi siamo
un magnifico difetto
che con te è stupendo
e non voglio
dare un senso a tutto questo
ma con te è diverso
e cancelliamo le paure
per poi poterci addormentare
perché noi siamo
un magnifico difetto

Saremo abitudine
a volte anche un vizio
sarò sempre pronto a fidarmi di te
sarà che non voglio
lasciarti mai sola
o dedicarti la noia
sarà colpa mia
o forse anche tua
parlarci di tutto senza dire mai niente
io che ti chiedo scusa
poi… poi ti bacio a memoria

Panico, panico, panico vorrei baciarti
salto, mi giro e ripasso senza fermarti
oh-oh-oh panico, panico, panico quando riparti

Perché noi siamo
un magnifico difetto
che con te è stupendo
e non voglio
dare un senso a tutto questo
ma con te è diverso
e cancelliamo le paure
per poi poterci addormentare.

Panico, panico, panico quando mi guardi
e panico, panico, panico quando riparti
e cancelliamo le paure

Perché noi siamo
un magnifico difetto
che con te è stupendo
e non voglio
dare un senso a tutto questo
ma con te è diverso
e cancelliamo le paure
per poi poterci addormentare
perché noi siamo
un magnifico difetto
che con te è stupendo

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.