“Blu” di Malika Ayane: te la ricordi questa?

Blu Malika Ayane

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Blu” di Malika Ayane

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2015 con “Blu” di Malika Ayane.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Blu” di Malika Ayane

Recensione – “Blu” di Malika Ayane

Pubblicata come quinto e ultimo singolo dall’album “Naif” del 2015 e rilasciato in radio il 20 maggio dell’anno seguente, “Blu” è un raffinato viaggio interiore firmato da Malika Ayane, artista che da sempre si muove con eleganza tra pop, elettronica e cantautorato d’autore. La canzone è una perfetta sintesi della sua estetica musicale: sofisticata, mai banale, e capace di trasformare la leggerezza in un esercizio di profondità.

Blu” è una canzone che parla di disillusione e possibilità, con lo sguardo rivolto verso l’alto e la mente intenta a trovare un nuovo senso alle cose. Il color blu diventa simbolo duplice: da un lato è il colore della Terra vista dall’alto, dall’altro è un abisso, un vuoto esistenziale che ciascuno percepisce a modo suo. Malika Ayane ci invita a guardare le cose da prospettive inedite, a “girare il mondo a testa in giù”, a uscire dai binari dell’ovvio per esplorare la meraviglia nascosta nella complessità.

Il testo di “Blu” di Malika Ayane

Ora so, non è tutto davanti a me
Ci son cose che non vorrei
Come il freddo, il supermarket
Ma se non puoi fare a meno vai
Che resistere tanto è inutile
Quanto un salvagente in volo

Non so come mai
Facci caso

La Terra dall’alto è blu
Ma quello che vedi tu
È solo un abisso blu
E se non ti piace più
Puoi girare il mondo a testa in giù

Si potrebbe ruotare una spiaggia per
Guadagnare più tempo e
Trasformar la sabbia in neve
Prendere il bello che è intorno a noi
Come fa quel pirata che
Si è messo una stella in volto

Non so come mai
Facci caso

La Terra dall’alto è blu
Ma quello che vedi tu
È solo un abisso blu
E se non ti piace più

Verrà anche a spaventarti
La tua curiosità
È bello complicarsi
Oltre il bianco e il nero

Non so come mai
Facci caso

La Terra dall’alto è blu
Ma quello che vedi tu
È solo un abisso blu
E se non ti piace più

Blu
Ma quello che vedi tu
È solo un abisso blu
E se non ti piace più
Puoi girare il mondo a testa in giù

Scritto da Nico Donvito
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