Canzoni dedicate all’amore per la musica
Se pensiamo al pop attuale come a un deserto costellato di sabbie mobili, è anche necessario cercare quei fiori che sappiano mantenere qualità e bellezza in tutta quell’ aridità. Per questo, i Boomdabash e la loro “Musica nel deserto”: la canzone, contenuta nel sesto album “Venduti”, pubblicato il 14 luglio 2023 dalla Soulmatical, è una dichiarazione d’amore per la Musica, musa di virtù e strumento di auto-cura per un genere artistico in sofferenza.
Alla Musica, i Boomdabash danno del “tu” e la pongono su un piano di realtà, che la fa simile ad un essere vivente e in grado di attivare meccanismi di interiorizzazione in chi l’ascolta. Come l’oasi di un deserto, la Musica ristora e aiuta a trovare soluzioni, disseta nel confronto e conforta (“Tu sai trovare il mare nel deserto (…) Sai far gridare anche chi sta in silenzio (…) Sai rompere barriere, pseiareti e frontiere (…) Sai battermi nel petto, parli a cuore aperto”). In tante circostanze si fa ancora di salvezza (“Quando non trovo nessuno (…) Quando ho bisogno di aiuto (…) Quando non vedo un futuro (…) Quando ho paura del buio (…) Sai voler bene senza distinzione”), mette al sicuro (“Sai dare casa a chi casa non ha Sai far parlare chi non ha una voce Viaggi in paesi, nazioni e città”), lasciandosi amare a tal punto da diventare inconcepibile vivere senza (“Musica mia, non posso stare senza Tu stesa su una spiaggia fino a quando arriva l’alba Sei vento all’improvviso nei giorni in cui l’aria manca”).
Smarrire il legame con la Musica ci fa correre il rischio di sfuocare i nostri sogni, perciò il rapporto implica un costante lavoro di ricerca, rischiando di perdersi per ritrovarla (Ti cercherò nei posti in cui non si trova la calma Nei sogni di un bambino che suona la sua chitarra E quante volte mi hai salvato troppo Per ogni mia domanda avrai delle risposte (sì) Tu che mi sai ascoltare se non ho parole E quando va via il sole arrivi alle mie porte Nelle macchine a tutto volume (sì) Nei viaggi che non finiscono mai Fra i pensieri di chi non ha scuse Io me ne andrò ma so che non resterai”). Tutto questo, ogni volta che le speranze diventano un filo invisibile a cui siamo appesi, con la segreta speranza che la Musica potrà anche cambiare, ma non ci abbandonerà mai (“Quando tutto attorno sembra andare perso Quando è difficile trovar un senso Tu sei la speranza che non muore mai Come una promessa incisa sulla pelle So che solo tu non mi abbandonerai”).
Del patto tra l’artista e la musica e del suo impatto, ricordiamo la famosa ballad “Vivo per lei” del 1995, cantata da Giorgia e Andrea Bocelli, quando l’offerta era quella di un pop tradizionale, strutturato su melodie armoniose e di ampio respiro. Come per i Boomdabash, la Musica diventa una creatura viva e una ragione per cui vivere (“Vivo per lei da quando sai La prima volta l’ho incontrata Non mi ricordo come ma Mi è entrata dentro e c’è restata”).
Diversamente dal testo gruppo salentino, qui la Musica ha una portata universale e rimane esterna alla coppia, diventando perfino causa di gelosie (“Vivo per lei perché mi fa Vibrare forte l’anima Vivo per lei e non è un peso Vivo per lei anch’io lo sai E tu non esserne geloso Lei è di tutti quelli che Hanno un bisogno sempre acceso Come uno stereo in camera Di chi è da solo e adesso sa Che è anche per lui Per questo, io vivo per lei”). Nell’artista, l’amore per la Musica richiede sacrifici e rinunce e diventa fonte di emozioni estreme (“Girare di città in città Soffrire un po’ ma almeno io vivo È un dolore quando parte Vivo per lei dentro gli hotels Con piacere estremo cresce Vivo per lei nel vortice Attraverso la mia voce Si espande e amore produce Vivo per lei nient’altro ho E quanti altri incontrerò Che come me hanno scritto in viso: Io vivo per lei”).
Un amore unico e speciale, che cresce con noi nella scoperta, restando motore centrale di ispirazione e protagonista nella vita di chi la accoglie (“Ogni giorno Una conquista La protagonista Sarà sempre lei (…) perché oramai Io non ho altra via d’uscita Perché la musica lo sai Davvero non l’ho mai tradita”, e soprattutto che se “ci fosse un’altra vita la vivo La vivo per lei”). Per noi che partecipiamo al dibattito sul pop, una cosa è certa: in ogni deserto si trovano sempre profumatissimi fiori … basta saperli cercare!
Francesco Penta
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