“Briciola di te” degli Sugarfree: te la ricordi questa?
Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Briciola di te” degli Sugarfree
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2005 con “Briciola di te” degli Sugarfree.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Briciola di te” degli Sugarfree
Dopo l’esplosione del successo con “Cleptomania”, gli Sugarfree mostrano un lato più intimo e malinconico con “Briciola di te”, seconda traccia dell’album d’esordio “Clepto-manie”. Se il primo singolo li aveva consacrati come nuova realtà pop-rock della scena italiana dei primi Duemila, questo brano conferma la loro capacità di muoversi su registri più emotivi e romantici.
Il cuore pulsante della canzone è il tema della mancanza. Il protagonista si ritrova a fare i conti con l’assenza della persona amata e con il vuoto che ne deriva: “Non ho più te / e quel che c’è è un niente che mi pervade”. L’immagine della “briciola” diventa metafora efficace: l’amore è rappresentato come nutrimento necessario, e persino una piccola parte di quella presenza basterebbe a colmare il vuoto. Non serve tutto, basta un frammento: “Se solo avessi una briciola di te / mi sazieresti con un po’ di te”.
Questa scelta di parole racconta una dipendenza affettiva sincera e vulnerabile, quasi viscerale, che rende il brano estremamente empatico e vicino a chiunque abbia vissuto un distacco doloroso. Con “Briciola di te”, gli Sugarfree firmano una canzone intensa e malinconica, in cui il bisogno dell’altro diventa fame, e l’amore si trasforma in briciole da raccogliere pur di sopravvivere. Un brano che, pur nella sua semplicità, rimane ancora oggi uno dei momenti più autentici e riconoscibili del loro debutto.
Il testo di “Briciola di te” degli Sugarfree
Non ho più te
e quel che c’è
è un niente
che mi pervade..
Non ho più te
di fronte a me
c’è una strada
da riasfaltare
E solitudini…
viaggiano,si scontrano nel mio cervello
Non ho più te
e quel che c’è
è un uomo
da riabilitare…
E sono spento
e muoio dentro
se solo avessi
una briciola di te
per quel che mangio
per quel che voglio
mi sazieresti con un pò di te
Non chiedo altro
non chedo tanto
solo una briciola di te
Non ho più te
di fronte a me
c’è una nebbia
da diradare
Non ho più te
e quel che c’è
è una vita
da reinventare
E malinconici…
quie pensieri di ieri
che non vanno via
Non ho più te
cosa non c’è
il centro su cui gravitare
E sono spento
e muoio dentro
se solo avessi
una briciola di te
per quel che mangio
per quel che voglio
mi sazieresti con un pò di te
Non chiedo altro
non chedo tanto
solo una briciola di te
eeee… di te di te
E sono spento
e muoio dentro
se solo avessi
una briciola di te
per quel che mangio
per quel che voglio
mi sazieresti con un pò di te
Non chiedo altro
non chedo tanto
solo una briciola di te..di te..di te
Non ho più te…