“Brivido felino” di Mina Celentano: te la ricordi questa?

Brivido felino Mina Celentano

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Brivido felino” di Mina Celentano

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1998 con “Brivido felino” di Mina Celentano.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Brivido felino” di Mina Celentano

Pubblicato nel 1998 all’interno dell’album-evento “Mina Celentano”, “Brivido felino” è uno dei vertici emotivi e sensuali del disco. Scritto da Paolo Audino e Stefano Cenci, il brano mette in scena un duetto magnetico tra Adriano Celentano e Mina, dove la tensione erotica, la complicità amorosa e la forza interpretativa dei due artisti si fondono in un crescendo di suggestione e desiderio.

Il fascino di “Brivido felino” risiede in primis nella chimica naturale tra i due interpreti: le voci di Mina e Celentano si rincorrono, si cercano, si sfiorano, creando un dialogo musicale carico di elettricità. La loro è una recita sottile ma profondamente autentica, in cui il gioco della seduzione viene portato avanti tra confessioni, resistenze e abbandoni.

Mina è intensa, vibrante, sensuale. Celentano è più ruvido, istintivo, ma non meno coinvolto. Il contrasto tra i due mondi vocali amplifica l’effetto narrativo della canzone: un vero duello d’amore, in cui entrambi, pur fingendo di trattenersi, cedono progressivamente alla reciproca attrazione.

“Brivido felino” è un piccolo capolavoro di sensualità sussurrata, un racconto musicale tra due giganti della canzone italiana, che giocano con i sensi e con le emozioni senza forzature, ma con stile e profondità. Un brano che racconta il desiderio con grazia felina, destinato a restare tra i più amati e rappresentativi del progetto Mina Celentano.

Il testo di “Brivido felino” di Mina Celentano

Ormai avevo pensato
Ho voglia solo io di te
Invece sento il profumo
Che hai messo su stasera per me
Provo a fare finta che
Ti resisto un po’
Ma in fondo poi perché?
Qui è già calda l’atmosfera
Io con te stasera ci sto

Con un brivido felino sento che mi vuoi
La luce del camino spande su di noi
Hai la voce che ti trema, stringi le mie mani
Mi chiami, mi chiami piano lo so
Ora che anche tu mi vuoi

Adesso mentre mi baci
Capisco che mi piaci perché
(Quel mistero dentro te)
È affascinante davvero
Sei quella che speravo per me

Provo a fare finta che
Ti resisto ma
Il gioco mi delude
È già calda l’atmosfera
Da te vorrei stasera di più

Con un brivido felino sento che mi vuoi
Il fuoco del camino brucia insieme a noi
Hai la voce che ti trema
Stringi le mie mani, mi ami, mi ami

Con un brivido felino ora che ti dai
Ti sento travolgente vero come sei
Ho l’impulso di fermarti ma tanto non potrei
Se ti muovi, ti muovi, come tu sai
E ti sento che mi vuoi

Brivido felino, brivido felino, brivido felino
Brivido felino

Con un brivido felino, io potrei morire da adesso
Per come mi prendi e ti dai
E ti sento che mi vuoi

Ce l’hai messo di tempo?

Scritto da Nico Donvito
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