Brunori Sas tra leggerezza e riflessione – RECENSIONE CONCERTO

Brunori Sas

Il resoconto del live di Brunori Sas che, in scena al PalaElachem di Vigevano, ha inaugurato il suo tour 2025 nei palazzetti dello sport. La nostra recensione del concerto

L’ironia e la profondità: si muove si queste due linee l’intera narrazione di Brunori Sas, specie nella dimensione dal vivo. La nostra recensione del concerto di ieri – venerdì 14 marzo – al PalaElachem di Vigevano, non può che partire da Sanremo 2025 e da ciò che ha restituito al cantautore calabrese. Tra gli spalti e in platea c’erano sia il pubblico brunoriano, quello della prima ora per intenderci, ma anche tanti nuovi volti, incuriositi da quanto l’artista ha saputo mostrare sul palco dell’Ariston.

Prodotto da Vivo Concerti, il tour segna l’atteso ritorno dal vivo di Dario a distanza di tre anni dall’ultima avventura nei palazzetti, nonché la primissima occasione per ascoltare live – insieme ai grandi classici di una carriera lunga più di quindici anni – i brani del nuovo progetto discografico “L’albero delle noci”, pubblicato lo scorso 14 febbraio per Island Records, trascinato dall’eco mediatica dell’omonima title track presentata al Festival.

Brunori Sas tra leggerezza e riflessione, la recensione concerto

A inaugurare lo show, interamente suonato dal vivo, è la prima traccia del suo primo album, intitolata “Il pugile”, seguita dalla telefonatissima “Il morso di Tyson”. Si prosegue alternando pezzi del presente a quelli del passato, come “La ghigliottina” e “L’uomo nero”, “La vita com’è” e “Come stai”, “Pomeriggi catastrofici” e “Il costume da torero”, “Guardia giurata” e “Per due che come noi”, “Più acqua che fuoco” e “Lamezia Milano”, “Capita così” e “Al di là dell’amore”.

La parte finale del concerto prosegue questo viaggio altalenante tra oggi e ieri, passando dalle tracce contenute nel nuovo disco, come “Per non perdere noi”, “Luna nera” e “Fin’ara luna” (primo brano inciso da Dario in dialetto cosentino), fino a brani di repertorio come “Kurt Cobain”, “Colpo di pistola” e “Canzone contro la paura”, così tremendamente attuale.

La serata si conclude con i tre bis, che scandiscono tre momenti della carriera di Brunori Sas: a partire da “Guardia ’82” che ha rappresentato l’inizio, “La verità” che ha rappresentato la svolta su un circuito più popolare, per poi chiudere con “L’albero delle noci”, che come tutti sappiamo si è classificata terza a Sanremo, consacrando Dario nell’Olimpo del cantautorato pop.

Insieme a lui sul palco c’è la band che lo accompagna dal 2009, composta da: Stefano Amato (basso elettrico, violoncello e mandola contralto), Dario Della Rossa (pianoforte, piano elettrico, sintetizzatori), Simona Marrazzo (voce, solina, percussioni), Mirko Onofrio (sax alto, flauti traversi, clarinetto basso, vibrafono, synth, cori), Max Palermo (batteria e percussioni), Luigi Paese (tromba e flicorno soprano), Gianluca Bennardo (trombone e flicorno baritono) e Lucia Sagretti (violino, viella, voce, theremin), mentre la direzione musicale è curata da Riccardo Sinigallia.

Dopo la partenza di Vigevano, la traversata live di Brunori Sas proseguirà a Firenze con l’appuntamento del 16 marzo al Mandela Forum (sold out), per poi fare tappa a Roma il 19 marzo al Palazzo dello Sport (sold out), passando per l’Inalpi Arena di Torino il 22 marzo, il PalaPartenope di Napoli il 26 marzo, l’Unipol Arena di Bologna il 28 marzo, e gran finale con la doppia data di Milano il 30 marzo (sold out) e il 31 marzo all’Unipol Forum di Assago. 

In conclusione, il Brunori Sas Tour 2025 è uno spettacolo per tutti, sia per gli amanti che per i curiosi del genere. Il talento del cantautore calabrese riesce a ipnotizzare tutti, alternando con siparietti e battute le canzoni che sono le colonne portanti di questa navata musicale ricca di autenticità, vitalità e potenza.

Scritto da Nico Donvito
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