Traguardo importante per il popolare cantautore e chitarrista romano, che oggi festeggia il suo quarantanovesimo compleanno. Da “Oggi sono io” a “Solo una volta (o tutta la vita)”, tutte le canzoni che hanno contribuito al suo successo.
Nato a Roma il 23 agosto del 1968, Alessandro Britti inizia a suonare la chitarra sin dall’età di otto anni, appassionandosi al blues e alla musica dei grandi cantautori italiani. Incide il suo primo disco nel ’92, ma non ottiene il successo sperato. Dopo alcune collaborazioni internazionali con artisti del calibro di Amii Stewart e B.B.King, raggiunge il successo nell’estate ’98 con il tormentone “Solo una volta (o tutta la vita)”, che rimane per settimane ai vertici delle classifiche e anticipa l’uscita del fortunato disco “It.Pop”. Sulla scia della popolarità acquisita, partecipa al Festival di Sanremo dell’anno seguente, vincendo la categoria giovani con “Oggi sono io”, brano ripreso poco più tardi anche da Mina. Torna sul palco del Teatro Ariston altre quattro volte: nel 2001 con “Sono contento”, nel 2003 piazzandosi al secondo posto con “7000 caffè”, nel 2006 con “…Solo con te” e nel 2015 con “Un attimo importante”.
Tra le altre canzoni che arricchiscono il suo repertorio, ricordiamo: “Quello che voglio”, “Da piccolo”, “Se non ci sei”, “Gelido” e “Mi piaci” (contenute in “It.Pop”), “La vasca”, “Una su un 1.000.0000”. “Fortuna che non era niente”, “Mamma & papà”, “Milano” e “Io con la ragazza mia tu con la ragazza tua” (estratte da “La vasca”), “Lo zingaro felice” e “La vita sognata” (da “3”), “Prendere o lasciare” e “Quanto ti amo” (racchiuse all’interno di “Festa”), il duetto “Notte di mezza estate” con Edoardo Bennato, “Piove”, “Buona fortuna” e “L’attimo per sempre” (da “.23”), “Immaturi” tratta dalla colonna sonora dell’omonimo film di Paolo Genovese del 2011, “Baciami e portami a ballare” e “Senza chiederci di più” (da “Bene così”), “Perchè”, “Cinque petali di rosa”, “Speciale” e “Stringimi forte amore”, tratte dai due volumi della sua ultima fatica discografica, intitolata “In nome dell’amore”.
Nico Donvito
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