“Buon compleanno Elvis Covered”, le pagelle delle nuove interpretazioni

In attesa dell’uscita ufficiale in programma per venerdì 26 settembre, ecco come suonano le tracce di “Buon compleanno Elvis Covered”. Pagelle a cura di Nico Donvito
Non sarà un concorso canoro, ma l’uscita del disco “Buon compleanno Elvis Covered” merita un articolo con delle varie e proprie pagelle, come quelle che si è soliti stilare in vista del Festival di Sanremo. Un po’ perché il cast di chi ha riletto il lavoro di Luciano Ligabue è di tutto rispetto, un po’ perché molti artisti si confrontano con dei veri e propri cult della canzone italiana.
La stampa si è così ritrovata nella sede di Warner Music Italy per ascoltare in anteprima il disco, in attesa delle release ufficiale prevista per venerdì 26 settembre. La raccolta “Buon compleanno Elvis Covered” contiene i brani dell’indimenticabile album del 1995 reinterpretati con una veste musicale inedita da amici e colleghi del Liga, appartenenti a generazioni e mondi musicali differenti.
Tra di loro: Edoardo Bennato, Elisa, Emma, Fast Animals And Slow Kids, Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, Gazzelle, Giuliano Sangiorgi, Max Pezzali, Shablo Feat. Mimì E Tormento, Stefano Accorsi, Tananai e Venerus. Ecco come suonano al primo ascolto le cover di “Buon compleanno Elvis”.
“Buon compleanno Elvis Covered”, le pagelle
- “Vivo morto o x” – Giuliano Sangiorgi
L’ascolti la prima volta e ti sembra tutta un’altra canzone. Poi ti concentri e la riconduci alla nota canzone di Ligabue. Questa versione, uscita in radio venerdì 19 settembre, è stata scelta come anticipazione di questa raccolta, forse perché incarna lo spirito di questo progetto: far incontrare sullo stesso ring artisti provenienti da mondi diversi, ma tutti con dei punti di contatto comuni. “Vivo o morto x”, nella versione di Sangiorgi, assume nuova vita, al punto che sembra quasi un inedito. Giuliano gioca con la sua voce, che in alcuni passaggi si stenta quasi a riconoscere, se non fosse per i falsetti finali, diventati ormai il suo marchio di fabbrica. Il risultato divide, ma personalmente mi convince. Voto 6.5
- “Seduto in riva al fosso” – Elisa
In passato Elisa aveva interpretato già una cover di Luciano, “Ho messo via”, oltre ad aver interpretato tre sue canzoni: “Gli ostacoli del cuore”, “A modo tuo” e “Volente nolente”. Anche in “Seduto in riva al fosso” riesce a interpretare alla perfezione l’animo del Liga, traducendolo al femminile. Come Giorgia per Pino Daniele e Laura Pausini per Biagio Antonacci, Elisa si conferma la musa perfetta per dare voce alle emozioni di Ligabue Con lei, la canzone e l’intero disco ci guadagnano. Voto 8
- “Buon compleanno, Elvis!” – Stefano Accorsi
Stefano Accorsi è uno degli attori italiani più bravi, quindi fa quello che sa fare: recita. E no, non canta. Questo regala poesia alla versione originale. Proprio per questo, a dispetto delle alte canzoni, questo benfatto monologo non avrà una valutazione numerica… ma un plauso sì, questo sì. Senza voto
- “La forza della banda” – Shablo feat. Mimì e Tormento
Il mood è quello da passerella di una sfilata della Milano Fashion Week. Groove e ritmo ci sono, ma il clima alla Saturday Night Fever personalmente non mi fa impazzire e trovo che si sposi poco con il contesto. Promosso Tormento, per il resto… forse…. si è sperimentato un po’ troppo e ci si è allontanati dallo spirito originale. Voto 5
- “Hai un momento, Dio?” – Tananai
Chi ha l’atteggiamento giusto, invece è Tananai. Scanzonato come al suo solito, ma fedele a se stesso e al mood della vybes del 1995. Ok, il modo di interpretate è un altro, ma la posa è azzeccata, anche se è meno rock e più brit pop di quanto si possa immaginare. Questo sì che è un incontro e non uno scontro tra due mondi. Voto 6.5
- “Certe notti” – Francesco De Gregori
C’è molto di Bob Dylan in questa versione di “Certe notti” che, inutile negarlo, era naturalmente la più attesa. Molto più folk che rock, e ci sta tutto. Francesco De Gregori è supportato da un arrangiamento anche piuttosto retrò che regala al pezzo un ulteriore tocco di eternità, semmai ce ne fosse stato bisogno. E forse un po sì. Voto 8.5
- “Viva!” – Gazzelle
Gazzelle fa Gazzelle, ma non manca assolutamente rispetto a una delle canzoni più amate dai fan di Ligabue. In questa nuova versione, “Viva!” funziona meno nell’arrangiamento un po’ troppo essenziale e poco acustico. Personalmente il cantautore romano funziona molto di più con gli strumenti veri e meno con l’elettronica, così come questa canzone da falò meritava un vestito decisamente più crudo che sintetico. Voto 5.5.
- “I “ragazzi” sono in giro” – Fast Animals And Slow Kids
Eccolo l’atteggiamento giusto, i Fast Animals And Slow Kids regalano una botta di vita all’intero ascolto. Cantano il Liga senza scimmiottarlo, pur provenendo dalla stessa orbita musicale. “I ragazzi sono in giro” meritava certo nuova vita, e su questo l’arrangiamento c’ha preso in pieno, così come meritava di non distaccarsi troppo dal mood originale. Uno dei momenti migliori del disco. Voto 8
- “Quella che non sei” – Emma
Molto più pop che rock, eppure da Emma (che ricordiamo ha interpretato alla perfezione “Io sono bella” di Vasco) ci si poteva aspettare più grinta, quella che spesso ha messo nei suoi pezzi. Probabilmente ha voluto portare più della sua anima attuale, quella di “Apnea” e “Femme fatale” per intenderci. Questione di gusti. Voto 6
- “Non dovete badare al cantante” – Fiorella Mannoia
In passato Fiorella aveva già cantato due pezzi di Ligabue, come cover “Metti in circolo il tuo amore” e come inedito “Io posso dire la mia sugli uomini”, quindi è un mondo che conosce e che ha nelle sue corde. La scelta del pezzo è perfetta, forse la più azzeccata del disco. Voto 7.5
- “Un figlio di nome Elvis” – Edoardo Bennato
Dal rock del Liga al rock del Capitan Uncino. Edoardo Bennato interpreta il pezzo alla perfezione, al punto che sarebbe bello sentirlo in duetto con Luciano. Si tratta forse della versione di questo disco che più mi sarebbe piaciuto sentire in coppia. Voto 7
- “Il cielo è vuoto o il cielo è pieno” – Venerus
Venerus è uno degli artisti più versatili dell’attuale scena musicale italiana. Per cui, ero molto curioso sul tipo di versione che avrebbe potuto realizzare, proprio perché sarebbe potuto andare in più direzioni. Alla fine opta per qualcosa di fedele più al Liga che a se stesso, o per meglio dire all’immaginario che si porta dietro, più legato all’elettronica. E invece “Il cielo è vuoto o il cielo è pieno 2025” è un ballatone acustico attuale oggi come ieri. Gira, ma necessita di qualche ascolto in più. Voto 6
- “Leggero” – Max Pezzali
Già eseguito in anteprima durante i Tim Music Awards 2025, “Leggero” nella versione di Pezzali acquisisce tutto un altro tiro. Gli accenti sono quelli di Max, la lirica quella del Liga. L’arrangiamento resta minimale, ma è l’esecuzione a distaccarsi dalla versione originale. E anche in questo caso il senso del disco viene compiuto. Unire mondi apparente distanti per cercare nuove sfumature di un disco che ha appena compiuto le sue trenta primavere. Voto 6.5