martedì 22 Ottobre 2024

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Buon compleanno Luca Carboni, il cantautore compie 55 anni

Un giorno speciale per l’artista emiliano, che oggi festeggia il suo cinquantacinquesimo compleanno. Da “Mare mare” a “Ci vuole un fisico bestiale”, tutte le canzoni che lo hanno portato al successo.

Nato a Bologna il 12 ottobre del 1962, Luca Carboni si avvicina alla musica sin da giovanissimo, studiando pianoforte dall’età di sei anni. Con il tempo coltiva la sua passione ascoltando i grandi cantautori italiani, da Battisti a De Gregori, che lo ispireranno nelle sue future produzioni. Nel ’76 fonda i Teobaldi Rock, nel quale militerà come chitarrista fino al 1984, l’anno del suo esordio da solista. In questo periodo collabora come autore con Gaetano Curreri degli Stadio, scrivendo alcuni brani della band come “Navigando controvento”, “Ti senti sola”, e “C’è”, oltre ai pezzi “Allo stadio” e “Canzoni alla radio”, rispettivamente presentate sul palco di Sanremo ’84 e ’86, che rappresentano le uniche due incursioni in veste di paroliere di Carboni al Festival. Tante le collaborazioni nel corso degli anni, da Lucio Dalla a Jovanotti, passando per Cesare Cremonini, Biagio Antonacci, Paola Turci, Ron, Franco Battiato, Andrea Mingardi, Samuele Bersani, Marco Armani, Alice, Mario Lavezzi, Mango, i Neri Per Caso, Angela Baraldi, Miguel Bosè, Fabri Fibra, Jack La Furia, Boosta, i Perturbazione, Riccardo Sinigallia, Gianluca Grignani, Ligabue, Elisa, Michele Bravi, Tiziano Ferro e Marco Mengoni.

Tra le canzoni che arricchiscono il suo repertorio, ricordiamo: “Ci stiamo sbagliando”, “Fragole buone buone” e “Ninna nanna”(tratte dal disco d’esordio “…intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film” dal 1984), “Sarà un uomo”, “Le nostre parole” e “Ci sei perché” (da “Forever” del 1985), “Silvia lo sai”, “Farfallina”e “Vieni a vivere con me” (da “Luca Carboni” del 1987), “Te che non so chi sei”, “I ragazzi che si amano”e “Primavera”(da “Persone silenziose” del 1989), “Ci vuole un fisico bestiale”, “Le storie d’amore” e “Mare mare” (da “Carboni” del 1992), “Faccio i conti con te” e “Il mio cuore fa ciock” (da “Diario Carboni” del 1993), “Inno nazionale”, “Ni-na-na”, “Non è”e “Virtuale”(da “MONDO world welt monde” del 1995), “Le ragazze” e “Colori” (da “Carovana” del 1998), “La mia ragazza” (da “Il tempo dell’amore” del 1999), “Mi ami davvero” e “La nostra storia” (da “LU*CA” del 2001), “Settembre” (da “Live” del 2003), “Malinconia”, “Lampo di vita” e “Segnali del tempo” (da “Le band si sciolgono” del 2006), “Ho visto anche degli zingari felici”, “Raggio di sole” e “Venderò” (da “Musiche ribelli” del 2009), “Fare le valigie”e “Cazzo che bello l’amore” (da “Senza titolo” del 2011), “C’è sempre una canzone” (da “Fisico & politico” del 2013), “Luca lo stesso”, “Bologna è una regola”, “Happy” e “Milano” (dal suo ultimo “Pop-up” del 2015).

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.