Traguardo importante per il popolare cantautore, apprezzato e profondo conoscitore di musica
Nato a Milano il 23 dicembre del 1972, Marco Castoldi si dimostra affine al mondo dell’arte sin da bambino, avvicinandosi alla chitarra sin dall’età di sei anni. Successivamente approfondisce lo studio del pianoforte e viene ispirato da artisti del calibro di David Bowie, i Depeche Mode, i Police, Lou Reed e i grandi cantautori italiani, come Fabrizio De Andrè. Abbandonato il conservatorio all’ottavo anno, si dedica completamente all’attività di cantante nei pianobar. Fatale è l’incontro con Andrea Fumagalli, meglio noto con lo pseudonimo di Andy, un sodalizio artistico che li porta a fondare nel 1991 i Bluvertigo, band protagonista degli anni novanta. Tre album di inediti, uno dal vivo e una raccolta dei loro più grandi successi, tra cui ricordiamo i singoli: “Iodio”, “L.S.D. La sua dimensione”, “Complicità”, “Il mio malditesta”, “Cieli neri”, “Fuori dal tempo”, “La crisi”, “Sono=sono” e i due brani proposti al Festival di Sanremo, “L’assenzio” nel 2001 e “Semplicemente”nel 2016.
Dal 2003 alterna parallelamente l’attività da solista, sancita dal suo disco d’esordio intitolato “Canzoni dell’appartamento”, che si aggiudica l’ambita Targa Tenco, seguito a ruota dal remake di “Non al denaro non all’amore né al cielo”, contenente le cover dell’omonimo disco del ’71 di Fabrizio De Andrè. Dal 2008 è protagonista in veste di giudice a sette edizioni di X Factor, talent show, vincendone cinque e contribuendo al lancio di numerosi talenti, tra cui: Marco Mengoni, Noemi, Michele Bravi, Chiara Galiazzo, Madh, Antonio Maggio e Matteo Becucci. Tra le canzoni che arricchiscono il suo repertorio, ricordiamo: “Altrove”, “The baby”, “Canzone per Natale”, “Una storia d’amore e di vanità”, “Tra 5 minuti”, “La sera”, “Spirito e virtù” e “Destino cattivo”, oltre a numerose cover come “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli, “Il mio mondo“ di Umberto Bindi, “Io che non vivo” di Pino Donaggio, “Lontano dagli occhi” di Sergio Endrigo, “Resta con me” di Domenico Modugno, “L’oceano del silenzio” di Franco Battiato, “Qualcuno tornerà” di Piero Ciampi e “Non insegnate ai bambini” di Giorgio Gaber.
Nico Donvito
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