venerdì, Aprile 19, 2024

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“Buona fortuna – Parte prima” tra coerenza e prevedibilità dei Modà – RECENSIONE

Recensione dell’EP che conferma alla band il proprio focus artistico

E’ sempre difficile essere se stessi fino in fondo. In questi anni ai Modà, per assurdo, è spesso stato imputato di esserlo fin troppo. Di non sapersi rinnovare, riscoprire e riadattare ai tempi che cambiano esattamente come le persone, le aspettative, le mode, le canzoni ed i sentimenti. O meglio, no, i sentimenti no, quelli non cambiano. E forse proprio per questo Kekko Silvestre e soci non hanno mai voluto cambiare per davvero la propria espressione. La musica dei Modà è rimasta salda al racconto dei sentimenti. Buona fortuna (Parte Prima) è il loro nuovo racconto sui sentimenti. Un EP di appena 6 brani (perché i tempi prediligono la fugacità, la velocità e l’immediatezza del consumo) che, però, contiene tutti i tipici elementi dello stile-Modà.

Il lato pop più romantico |

Nel percorso narrativo della storia artistica dei Modà non è mai mancata la dedica romantica e niente più di Buona fortuna, buona vita, buona luna pare poter assolvere a tale ruolo in questa circostanza. Non ci si straccia le vesti quando Kekko intona, con un incedere scanzonato, di una lei che “raccoglieva [stelle] come fossero conchiglie, le conservava tutte quante accanto al letto così da avere sempre un po’ di luce intorno”. Non è da meno nemmeno quella Fottuto inverno che, di fatto, rappresenta la dedica perfetta alla malinconia per un amore passato ma è anche il manifesto più credibile della scrittura di Kekko, del suo interpretare e dello sviluppo del suono-Modà in un ottimo e avvolgente crescendo pop.

Le varianti: dal rock ai menestrelli acustici |

Che alla scrittura di Francesco Silvestre piaccia, di tanto in tanto, addentrarsi anche nel pop-rock più incisivo non è un mistero. Come per ogni altro disco dei Modà anche a “Buona fortuna (Parte Prima)” non viene a mancare questo ingrediente. 22 metri quadri mette sul piatto una voce più graffiante, una testualità che prova a cercare delle immagini più trasgressive (“il mondo era un letto senza regole e pietà”) e la chitarra elettrica condiziona tutto l’arrangiamento sonoro.

Più disimpegnata è, invece, Non ti mancherà mai il mare. Con un suono essenziale, che utilizza in buona parte la chitarra acustica, l’apparenza è quella di essere di fronte ad un brano da menestrello che, poi, cresce lentamente senza alcuno strappo. Il tutto appare direzionato ad una dedica sentita alla giovane figlia di Kekko elencandole le cose più belle della vita non risparmiandosi le raccomandazioni più pure e positive attorno ai segreti della vita e della felicità.

Le tematiche sociali |

Non mancano le parentesi dedicate alla società e alle sue questioni. Più “aggressiva” ed impattante è il lead-single Comincia lo show, tutta dedicata alla tematica degli haters digitali. In un incedere martellante Kekko racconta di “chi sa di non essere quello che vuole essere”. Direzionata, invece, alla delicatezza e alla riflessione è Scusa se non lo ricordo più, un intenso racconto impersonale dedicato ad una storia d’amore a due in cui una delle due metà deve fare i conti con l’alzheimer trovando nell’arrangiamento orchestrale ed etereo il proprio giusto accompagnamento per toccare le corde dell’emozione.

In conclusione |

Modà - Buna fortuna - Parte Prima

Se i Modà sono la band del sentimento pop, allora Buona fortuna (Parte Prima) è senz’altro un disco che ben ne rappresenta l’identità. Non è il disco che sconvolge gli animi o che stupisce ma è un disco sincero e coerente al DNA del gruppo e di Francesco Silvestre che, nella scrittura come nell’interpretazione, sceglie nuovamente di rimanere fedele a se stesso e non stravolgersi in nome di mode o cambiamenti imposti. Certo, questa forse anche eccessiva aderenza alla ricetta-Modà rende difficile trovare un brano-manifesto capace di salire alla ribalta e rappresentare un nuovo successone del gruppo lombardo. Più facile risulta piuttosto godersi un ascolto poco pretenzioso di un album che, malgrado la brevità, non tralascia alcun elemento. Coerente ma prevedibile. Dipende da quale prospettiva si sceglie di guardare il tutto.

Migliori tracce | Scusa se non lo ricordo più – Fottuto inverno

Voto complessivo | 6.8/10

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Buona fortuna (Parte Prima) | Tracklist e stelline

  1. Comincia lo show ★★★★★★½☆☆☆
    [Francesco Silvestre]
  2. Non ti mancherà mai il mare ★★★★★★½☆☆☆
    [Francesco Silvestre]
  3. Buona fortuna buona vita buona luna ★★★★★★
    [Francesco Silvestre]
  4. 22 metri quadri ★★★★★★
    [Francesco Silvestre]
  5. Fottuto inverno ★★★★★★★☆☆☆
    [Francesco Silvestre]
  6. Scusa se non lo ricordo più ★★½
    [Francesco Silvestre]
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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.