“Buonanotte a te” di Fabio Concato: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Buonanotte a te” di Fabio Concato
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1999 con “Buonanotte a te” di Fabio Concato.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Buonanotte a te” di Fabio Concato
Tra gli ascolti più belli della mia adolescenza, ricordo con grande piacere “Buonanotte a te”, una delle perle di Fabio Concato, che appartiene ad uno dei suoi periodi più pop. Siamo alla fine dello scorso millennio, la Mercury pubblica l’omonimo disco del cantautore milanese, trainato dal singolo “M’innamoro d’avvero” in duetto con il collega portoricano José Feliciano.
Eppure in questo romantico augurio contenuto nell’ottava traccia in scaletta di cui parliamo oggi, c’è tutta la poesia possibile e immaginabile, al punto che fa strano pensare che un brano come questo si sia perso tra le lancette del tempo. Dall’introduzione al pianoforte fino all’ultima nota, tutto di questa canzone fa gridare al capolavoro.
“Buonanotte a te” e tutto il disco che ne fa da contorno, rappresentano gli ultimi scampoli di mainstream di Concato che, a partire dal disco successivo “Ballando con Chet Baker”, per intenderci quello dove era contenuto il pezzo con cui fece il suo debutto sanremese “Ciao Nini”, virerà senza ritorno verso sonorità decisamente jazz e lontane da un gusto prettamente pop.
Un vero peccato, secondo il mio modesto parere, visto e considerato che molte carriere dimostrano che si possono portare avanti entrambi i discorsi, se non in contemporanea, quantomeno parallelamente. E questa poesia in musica ne rappresenta un autentico esempio.
Il testo di “Buonanotte a te” di Fabio Concato
Buona notte, amore
Che se così lontano
E questo canto voli sopra il mare e sopra tutte le città
Così leggero sulle strade
Come una brezza e sappia dove andare
È una carezza, lascia un po’ socchiuso e arriverà
Buona notte, amore
Che dormi così poco
E lo so bene, non è per il caldo, è che non sono lì con te
E avrai una luce nella stanza
E come me nel cuore la speranza
Di rivederti quando fa mattino e non partire più
Buona notte, amore mio lontano
Ti arriva questo canto
O forse dormi già, eh?
E più che sei distante e più che ti amo
Tra le montagne e il mare
Buona notte a te
Buona notte, amore
Le vedi le mie stelle?
Se vuoi provare guarda verso Genova
Io sono un po’ più in su
E non mi riesce di contarle
Così vicine che potrei toccarle
Ma la più bella, la più luminosa l’ho lasciata giù, eh
Buona notte, amore mio lontano
Ti arriva questo canto
O forse dormi già, eh?
E più che sei distante e più che ti amo
Tra le montagne e il mare
Buona notte a te, ah-uh
Compositori: Fabio Piccaluga
Testo di Buonanotte a te © Sony/ATV Music Publishing LLC