L’ugola di Pignola si esibisce oggi in diretta su Rai1 da Cagliari per “Tutti a scuola”, l’evento per festeggiare l’inizio dell’anno scolastico, proponendo l’inedito “Canta ancora”
“Canta ancora” è il nuovo inedito di Arisa, un brano capace di toccare le corde più profonde dell’anima e di rappresentare, anche attraverso la sua voce, una carezza per i cuori colpiti dal dolore.
Scritto dalla stessa cantante, si tratta di un pezzo che parla di amore, di protezione e di quel legame indissolubile che lega una madre e suo figlio e affronta il tema del bullismo ed è la colonna sonora del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” diretto da Margherita Ferri, in uscita il 7 novembre, che racconta la storia di Andrea Spezzacatena, che tre giorni dopo aver festeggiato il quindicesimo compleanno si toglie la vita.
Arisa eseguirà per la prima il brano dal vivo con l’orchestra su Rai1 a “Tutti a scuola”, il consueto appuntamento, in diretta da Cagliari, che desidera festeggiare l’inizio dell’anno scolastico, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del Ministro dell’Istruzione, insieme ad una nutrita platea di studenti provenienti da tutta Italia.
«Andrea è stato vittima di bullismo – spiega Arisa – di quella realtà che non dovrebbe mai esistere e che lo ha portato ad una sofferenza talmente profonda da non riuscire più a vivere. Sconvolge pensare che il mondo non sia stato in grado di accogliere la sua diversità con amore e rispetto ma il dolore più grande è quello che ha dovuto affrontare sua madre che ha visto suo figlio spegnersi e che ogni giorno si trova a vivere questo vuoto. Quando canto queste parole penso a lei a tutte le madri che portano sulle spalle il peso del mondo per i propri figli e che farebbero qualsiasi cosa per proteggerli ma che in certi momenti si trovano impotenti di fronte all’odio e all’ignoranza. La loro bellezza e la loro forza anche nel dolore più atroce non svanisce mai. Una madre non smette mai di amare e di proteggere anche quando non può riabbracciare il proprio figlio. Con questa canzone voglio rendere omaggio al coraggio delle madri, come quella di Andrea, e ricordare a tutti che ogni vita merita rispetto e amore, nessuno deve sentirsi solo e giudicato per chi è. Le ferite del bullismo possono essere devastanti e il dolore di una madre che perde un figlio è tale che nessuna parola può lenirle. Spero che questa canzone possa essere una carezza per questi cuori infranti, un modo per dire “canta ancora” nonostante tutto, la voce conta e il tuo amore vive per sempre».
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