Entriamo dentro una canzone leggendone il testo
Nuovo appuntamento con “Canzone per te”, la rubrica che ogni settimana ti porta alla scoperta di una canzone diversa, cercando di capire il significato e il messaggio che vuole trasmettere attraverso la sua musica e le sue parole. La canzone protagonista di questa settimana è “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini: si tratta del singolo facente parte dell’album “Martini Mia…”, pubblicato nell’aprile 1989 e certificato con il disco d’oro per le oltre 100 mila copie vendute.
Con questo brano, scritto da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio, la cantautrice calabrese partecipò al Festival di Sanremo 1989, dopo un lungo periodo di silenzio discografico a causa delle malignità e offese nei suoi confronti, ottenendo grande consenso da parte del pubblico e conseguendo il Premio della Critica.
“Almeno tu nell’universo” tratta il tema dell’amore, ma da una prospettiva differente rispetto a quella a cui siamo abituati. Infatti vengono messe in risalto la solitudine, l’insoddisfazione e l’invidia di molti individui che, piuttosto che guardare avanti, preferiscono chiudersi in sé stessi e giudicare gli altri; ovviamente l’amore esce penalizzato da questa situazione, ma, nonostante ciò, l’amore vero e puro vince sempre su tutto.
“Sai, la gente è strana, prima si odia e poi si ama. Cambia idea improvvisamente. Prima la verità, poi mentirà lui senza serietà, come fosse niente”: sono queste le parole con cui di apre il testo. Emerge sin da subito la stranezza e l’indecisione della gente, la mancanza di serietà in un rapporto è senza dubbio una delle peggiori offese arrecabili alla propria metà. Non si tratta però dell’unica strofa in cui vengono affrontate le problematiche e le incertezze di innumerevoli individui; infatti, tutte le strofe del brano, escluso il ritornello, si aprono con l’espressione “sai, la gente è…”, quasi a voler sottolineare le situazioni e gli stati d’animo provati dai soggetti in causa.
Mia Martini non si limita semplicemente a criticare o denigrare queste persone, ma tenta di comprendere anche le cause ed i motivi che le hanno portate a queste situazioni di sconforto e malessere: “sai, la gente è matta, forse è troppo insoddisfatta. Segue il mondo ciecamente. Quando la moda cambia, lei pure cambia” e “sai, la gente è sola, come può lei si consola. Per non far sì che la mia mente si perda in congetture, in paure”. Con queste parole sintetiche, chiare ed efficaci vengono messe in luce le principali debolezze della gente. L’indivia, la solitudine, la paura di perdersi e il tentativo di seguire le mode e le tendenze correnti provocano sempre più sofferenza e fragilità nei rapporti.
Questo, però, non vuol dire che il vero amore non possa esistere e che tutti gli individui siano uguali. È qui infatti che l’artista trova la forza per superare ogni ostacolo e barriera; l’aver trovato un uomo diverso, unico e vero la convince che vivere insieme e condividere ogni momento della propria vita, anche quelli più difficili e complicati, è possibile: “tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’Universo. Un punto sei, che non ruota mai intorno a me, un Sole che splende per me soltanto come un diamante in mezzo al cuore”. La voce unica e graffiante di Mia Martini conferisce ancor maggior enfasi e vigore a parole che, già di per sé, sono portatrici di un messaggio di notevole importanza e valore.
Il ritornello, fulcro e chiave dell’intero testo, continua: “non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero e che mi amerai davvero di più, di più, di più”. L’artista ha bisogno di essere rassicurata: non le basta aver trovato un uomo differente rispetto agli altri, non le basta che splenda per lei “come un diamante in mezzo al cuore”, ma necessita che questa persona non cambi (come fa la gente strana, matta e sola) e continui ad amarla ogni giorno di più, perché il vero amore lo si valuta nel lungo termine e non nei primi periodi del rapporto.
In definitiva, “Almeno tu nell’universo”, oltre ad essere una delle pietre miliari della musica italiana, rappresenta anche il ritorno in grande stile, forza ed eleganza di un’artista che non meritava di subire tutta quella serie di offese e ingiurie sul suo conto.
“Almeno tu nell’universo”, inoltre, è una di quelle canzoni che non può essere interpretata da chiunque; per cantare un brano del genere, oltre alla tecnica e alla personalità, serve avere un vissuto alle spalle, un bagaglio di vita che permetta di andare oltre la semplice “recita” delle parole. Mia Martini ha dimostrato di essere l’artista perfetta per questo brano; la canzone, infatti, era stata scritta da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio nel 1972, ben 17 anni prima di essere interpretata da Mimì. Bruno Lauzi voleva che fosse proprio Mia Martini a cantarla, ma alla fine il brano rimase inedito sino alla 39esima edizione del Festival di Sanremo, che segnò appunto il ritorno di quest’artista immensa.
A seguito della scomparsa di Mia Martini, nel maggio 1995, sono stati innumerevoli gli artisti che si sono cimentati nell’interpretazione di “Almeno tu nell’universo”; alcuni tra questi sono Mina, Elisa, la sorella Loredana Bertè e, per ultimi, Serena Rossi e Claudio Baglioni, in occasione della presentazione del film biografico “Io sono Mia” durante la terza serata del Festival di Sanremo 2019. Questa è la dimostrazione che la figura e le canzoni di Mia Martini sono destinate a restare per sempre nella mente e nel cuore di tutti.
Testo |
Sai, la gente è strana
Prima si odia e poi si ama
Cambia idea improvvisamente
Prima la verità poi mentirà lui
Senza serietà
Come fosse niente
Sai, la gente è matta
Forse è troppo insoddisfatta
Segue il mondo ciecamente
Quando la moda cambia
Lei pure cambia
Continuamente, scioccamente
Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell’universo
Un punto sei, che non ruota mai intorno a me
Un sole che splende per me soltanto
Come un diamante in mezzo al cuore
Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell’universo
Non cambierai
Dimmi che per sempre sarai sincero
E che mi amerai davvero di più, di più, di più
Sai, la gente è sola
Come può lei si consola
Per non far sì che la mia mente
Si perda in congetture, in paure
Inutilmente e poi per niente
Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell’universo
Un punto sei, che non ruota mai intorno a me
Un sole che splende per me soltanto
Come un diamante in mezzo al cuore
Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell’universo
Non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero
E che mi amerai davvero di più, di più, di più
Non cambierai
Dimmi che per sempre sarai sincero
E che mi amerai davvero, davvero di più
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